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Orto botanico di Lucca

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Rappresentazione artistica di uno delle attrazioni lucchesi avvolti dal mistero e dalla leggenda: lo spettacolare laghetto dell'orto botanico di Lucca

Rappresentazione artistica del laghetto dell’orto botanico

Benvenuti nell’incantevole orto botanico di Lucca, un’esplosione di biodiversità che racchiude ben 15000 metri quadri di storia, scienza e pura bellezza! La fondazione di questo luogo risale al 1820 ed è stata per opera del medico botanico Paolo Volpi, in applicazione del desiderio della regina Maria Luisa di Borbone di dotare la città di una Scuola di Botanica di livello universitario. Le specie furono reperite sia nei vivai cittadini e, per concessione reale, anche della villa reale di Marlia (che si trova nei sobborghi lucchesi).

Oggi, oltre ad un gran polmone verde, è certamente una delle più affascinanti attrazioni da visitare a Lucca in quanto è stato convertito in un museo con lo scopo di preservare e diffondere la conoscenza della preziosa biodiversità vegetale, comprendente alcuni esemplari ultracentenari (un cedro del libano è stato piantato all’inaugurazione!), il suo valore storico, scientifico e naturalistico. Le mura dell’orto botanico, infatti, raccontano storie che risalgono a oltre due secoli, avvolgendo visitatori e curiosi in un viaggio attraverso il tempo e la natura.

Questo spettacolare museo verde ospita una straordinaria varietà di specie, da alberi ultracentenari a piante erbacee, da specie arboree a casermette che un tempo alloggiavano soldati di guardia, oggi convertita in biglietteria. Esplorate cinque diverse zone, ciascuna con la sua unica vegetazione, dalla Montagna all’Arboreto, dalla Torbiera al Laghetto e alle Camellie-Rododendri. Il sito comprende anche la zona delle serre ottocentesche ospitanti una collezione di piante succulente, quella delle serre moderne (usate principalmente come ricovero invernale per molte specie vegetali, ma ospitano stanzialmente una collezione di piante tropicali come mango, papaya, caffè e vaniglia) e la zona della cosiddetta scuola botanica.

Quest’ultima ospita un’esposizione di piante medicinali, piante eduli spontanee, specie vegetali antiche tipiche di Lucca, piante aromatiche e carnivore. Infine, ospita uno degli alberi ultracentenari, un ginkgo ottocentesco sopravvissuto a un fulmine.

Il laghetto è una zona paludosa artificiale che ospita ninfee, fiori di loto, nannulari gialli, tartarughe e al centro un cipresso calvo americano. Questo laghetto è certamente un posto da vedere a Lucca, perché cattura l’immaginazione, nasconde un mistero veramente intrigante.

La leggenda locale, infatti, narra che in questo laghetto si sia inabissata la carrozza fiammeggiante con la quale il Demonio aveva prelevato la nobildonna Lucida Mansi in seguito a un patto (30 anni di salute ed estetica perfetti) per portarla con sé agli inferi. Mentre passeggi lungo le sue rive, potreste persino credere di scorgere il volto di Lucida nell’acqua misteriosa, in quanto si favoleggia che il suo fantasma giaccia ancora su quel fondale.

Sotto la direzione di Cesare Bicchi (1860-1906) furono realizzati tre locali attigui alle serre ottocentesche: l’Erbario, la Biblioteca e l’ufficio di direzione. Oggi questi tre spazi sono stati rivisitati e costituiscono il museo “Cesare Bicchi” che contiene una selezione di libri e erbe essiccate e racconta storie avvincenti di conservazione e dedizione. Questi spazi, dedicati al grande Cesare Bicchi, custodiscono libri e erbe essiccate che fanno rivivere l’anima del passato botanico di Lucca e sarebbero, pertanto, annoverabili tra le attrazioni lucchesi. Per ragioni conservative, però, è visitabile soltanto in alcune rare occasioni.

Infine, in applicazione della legge 64/04 della regione Toscana, non dimentichiamoci della Banca del Germoplasma, un tesoro segreto che conserva i semi di varietà più o meno antiche a rischio di estinzione. Un impegno serio e appassionato per la conservazione della biodiversità, celato in una cella frigorifera che custodisce il futuro della natura. Questa zona è assolutamente riservata agli addetti ai lavori, non può mai essere visitata e neppure vi possono essere organizzati eventi speciali, quindi, salvo variazioni legislative, non lo potrà mai essere.

La visita a questo prezioso polmone verde, nonché attrazione lucchese, richiede l’acquisto di un biglietto da 6 €; sono previste numerosi casi di riduzione a 4 €, tra cui i soci FAI, i minorenni e coloro che hanno già compito il loro 65° anno, e anche di gratuità che puoi trovare su questa pagina, alla quale troverai anche gli orari e eventuali aperture e chiusure straordinarie (ad esempio in caso di maltempo). La biglietteria è all’interno della casermetta san Regolo con accesso dal viale delle Mura.

L’Orto Botanico di Lucca, quindi, oltre che uno dei deliziosi posti da vedere a Lucca, è un invito a esplorare, imparare e innamorarsi della straordinaria diversità vegetale. Non vi resta che andare a scoprire questo gioiello verde che fonde il rispetto per la natura con la passione per la conoscenza!