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Chiesa di San Michele in Foro

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Un'altra attrazione da visitare a Lucca: la chiesa di San Michele in Foro

Sai fin dove può spingersi la cattiveria gratuita e la voglia di prevaricazione? Vuoi scoprire uno dei luoghi giacenti vicino alla leggendaria Linea Sacra di San Michele?  Beh la Chiesa di San Michele in Foro a Lucca, con le peculiari suggestioni, misteri e  sacralità, tipiche dei luoghi consacrati a San Michele, sa rispondere a tutte due le domande!

La Linea di San Michele è la ferita inflitta alla Terra dalla Spada sacra dell’arcangelo Michele con la quale egli sconfisse definitivamente  Lucifero e lo esiliò agli Inferi. Su questa linea lunga 7000 Km, giacciono 7 santuari di cui 2 italiani e 1 in Terra Santa, ognuno a 1000 Km esatti di distanza.

Il pellegrinaggio noto sin dai tempi antichi come Via Micaelica o Cammino dell’Angelo, non poteva certo seguire esattamente la linea, ma doveva adattarsi alle strade e alle città esistenti. La linea passa a circa 20 Km da Lucca e pertanto i pellegrini transitavano da questa città toscana, nella quale si fermavano a pregare proprio in questa chiesa.Immaginate di attraversare le epoche mentre esplorate il cuore dell’antico foro (il centro cittadino in cui si svolgeva gran parte della vita pubblica) della città romana, dove sorgeva, nell’VIII secolo, la chiesa dedicata a San Michele. Un luogo arricchito da storia e devozione, con annessi un ospedale e un monastero, testimoni di un passato intenso.

La maestosa trasformazione iniziò nel 1070, grazie alla visione di papa Alessandro II, e si dipanò attraverso i secoli fino al XIV. Guardando l’esterno, potete ammirare le decorazioni delle finestre della cripta, chiuse oggi ma testimonianza di un’arte antica che affascina.

La nuova chiesa, con le sue tre navate, colonne corinzie e compositi, e l’abside, stava già prendendo forma entro la metà del XII secolo. In quel periodo, si ergeva anche il campanile, un simbolo che, però, fu mozzato per ordine di Giovanni dell’Agnello, capitano di Pisa, per evitare che il suono delle campane affermasse una presunta superiorità su Pisa.

Immaginatevi, nel medioevo, attraversare un ponte di legno chiamato Ponte al Foro per raggiungere la chiesa, con il canale della Fossa Natali che attraversava la piazza. Un viaggio nel tempo fatto di suggestioni e atmosfere antiche.

Gli inizi del XIII secolo videro l’opera di Guidetto, che arricchì la chiesa con loggette sovrapposte, arricchite da decorazioni a bassorilievo e tarsie. L’uso sapiente della bicromia, sottolineato da modifiche stilistiche e dalla collocazione di tre statue gotiche sulla facciata, completa il quadro, rendendo San Michele un gioiello intramontabile.

La chiesa di San Michele in Foro si presenta come un gioiello architettonico, una chiesa dalla pianta a croce latina che abbraccia l’eleganza dello stile romanico pisano. La sua facciata è un’opera d’arte in sé, impreziosita da quattro ordini di logge e dominata da una sontuosa statua in marmo dell’arcangelo Michele. Con ali di lamine metalliche, l’arcangelo si erge fiero nell’atto di pestare e trafiggere un drago (simbolo del Diavolo) con la sua lancia Celeste, sconfiggendolo definitivamente.

Poteva una statua che rappresenta uno dei santi più emblematici per tutte le religioni monoteiste non essere avvolto dal mistero e dalla leggenda? Assolutamente no! Una leggenda avvolge infatti la statua: si narra che in certe condizioni di luce si possa intravedere uno scintillio verde proveniente dalla statua: si racconta che sia uno smeraldo, un tesoro antico incastonato e mai ritrovato. Chissà se riuscirai a vedere il misterioso bagliore verde!

Gli archi sotto la facciata rivelano losanghe ricassate, un dettaglio che accentua la chiara derivazione dal linguaggio pisano di Buscheto. La tradizione vuole che Diotisalvi, l’artefice del Battistero di Pisa, sia l’ideatore di questa struttura. I portali di facciata, così come quello della testata absidale sud, sono esempi significativi della maestria scultorea lucchese della prima metà del XII secolo.

Attraverso questa straordinaria chiesa, ci si immerge nella storia, e sulla dodicesima colonna da sinistra del primo ordine, il volto di Ettruda, badessa in epoca longobarda, ci ricorda la profonda spiritualità che ha permeato questi antichi muri.

L’esterno della chiesa è una sinfonia di archeggiature cieche su colonne con capitelli fogliati nel primo ordine, mentre nell’abside si erge una loggetta architravata, completata da un magnifico rosone.

Il campanile, imponente, trova la sua posizione sul transetto destro, a custodire con maestosità questa perla architettonica, ma anche a raccontare fino a dove può arrivare l’astio tra due città rivali. Ai tempi c’era molta rivalità con la città di Pisa e pertanto nel 1364 il capitano Giovanni dell’Agnello, dopo che ebbe appreso che il suono delle campane di San Michele era udibile fino al centro di Pisa (circa 22 Km), ritenne che ciò fosse segno di superiorità sulla città Alfea. Inviò quindi una spedizione a Lucca per mozzare il campanile, cosicché il suono delle campane non fosse più udibile fino a Pisa.

Ma anche mozzato il campanile e la chiesa, che è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle ore 9:00 alle ore 18:00, alla quale appartiene rimangono sempre due fantastiche attrazioni lucchesi!