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Vuoi scoprire un luogo dal fascino millenario, in cui la stragrande maggioranza delle attrazioni sia visitabile a piedi, ma non sia famosissima e quindi molto affollata? Allora benvenuto a Lucca!

Lucca, infatti, con la sua storia millenaria e il suo fascino intramontabile, è una gemma nascosta della Toscana. Conosciuta ai più soltanto per Lucca Comics, il famosissimo festival internazionale del Fumetto che si tiene a cavallo tra ottobre e novembre.

Ci sono, però, molti più posti da vedere a Lucca. Leggi fino in fondo per scoprire insieme a me ben 15 attrazioni da visitare a Lucca!

Iniziamo!

Introduzione alla città

La città di Lucca è un capoluogo di provincia della regione Toscana che conta circa 89 mila degli oltre 380 mila abitanti della sua provincia (terza in Toscana per numero di abitanti e sesta per superficie).Dai tempi dei Romani, la città di Lucca risplendeva col nome di Luca. L’origine di questo appellativo, secondo Silvio Pieri, si perde purtroppo tra le nebbie del tempo.

Tuttavia, studi toponomastici più recenti e accurati, guidati da esperti come Riccardo Ambrosini, svelano collegamenti che conducono a significati profondi. Il nome Lucca sembra racchiudere l’essenza di un “bosco sacro” (dal latino lucus), il gesto di “tagliare” (dal latino lucare), e la suggestione di uno “spazio luminoso” (derivato dal termine leuk, comune alle prime popolazioni europee e che trova eco in nomi di altre città come Vienna).

La prima menzione del nome Lucca risale a una lettera di Cicerone del 46 a.C., indirizzata a Bruto, all’epoca governatore della Gallia. Lucius Castronius Paetus, il cittadino lucchese menzionato, emerge come uno dei primi protagonisti nella storia della città. Il termine Lucensis, che si riferisce a Lucca, si trova anche nelle opere di Tito Livio e, nelle fonti greche, in Strabone (Λοῦκα, Lôuka).

Qualunque che sia l’origine del nome la città di Lucca giace nella cosiddetta piana di Lucca, un luogo pianeggiante racchiusa tra i Monti Pisani (a sud), l’altopiano delle Pizzorne (a nord) e la sponda sinistra del fiume Serchio. È raggiungibile usando i treni dalle linee ferroviarie Firenze-Viareggio, Pisa-Lucca e Lucca-Aulla. È servita da numerose autolinee di Autolinee Toscane e due caselli autostradali della A11 Firenze-Mare ed è attraversata dalla SS12 dell’Abetone e del Brennero (Pisa-Brennero).

A 6 Km è situato anche un aeroporto (Lucca-Tassignano), ma non ci sono voli di linea. L’aeroporto civile con voli di linea più vicino è l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa.

Attrazioni da visitare a Lucca: musei

  1. Casa museo Puccini

    La statua del famosissimo compositore Giacomo Puccini è situata nei pressi della sua casa natale a Lucca, uno dei posti da vedere a Lucca assolutamente per gli appassionati di lirica, nella quale compose alcuni dei tesori musicali che ci ha lasciato!Sei amante dell’opera lirica, specialmente se scritta nel Belpaese? Ti sei mai chiesto come dovesse essere la casa che diede i natali a cotanto talento? Certamente adorerai la casa museo Giacomo Puccini, situata in Corte San Lorenzo 9, che è una delle principali attrazioni da visitare a Lucca in quanto è un luogo magico che racchiude l’anima e la creatività del celebre compositore della Tosca e della Turandot che nacque proprio qui nella notte del 22/12/1858!

    Immaginatevi nella stanza dove Puccini è nato e in quelle dove ha vissuto, luoghi vibranti di energia musicale che hanno dato i natali a opere indimenticabili come Manon Lescaut e la Fanciulla del West. Questo è il luogo in cui ha iniziato a coltivare la sua passione per la musica, scrivendo le prime note che avrebbero incantato il mondo.

    Nella sua stanza natale fu battezzato il giorno appresso grazie ad una speciale concessione curiale in quando si credeva (e si crede tuttora, anche questo evento è ancora avvolto dal mistero) che già fosse in pericolo di morte. In questa casa lui visse e crebbe insieme ai suoi genitori, nonché al fratello e alle sorelle, iniziò a studiare musica e, sempre qui, compose le sue prime opere liriche. Puccini si trasferì a Milano nel 1880 per portare avanti gli studi e, nel frattempo, per difficoltà finanziarie, i genitori dovettero vendere la sua casa natale.

    Il 1º febbraio 1893 l’opera lirica Manon Lescaut, creata dal talento di Puccini, viene rappresentata al Teatro Regio di Torino per la prima volta. Grazie ai lauti introiti generati da quest’opera, riuscirà a ricompre la casa in cui è stato dato alla luce, alla quale aggiungerà altre ville nei dintorni di Lucca. In queste compose altre sue opere liriche, tra cui la Fanciulla del West, la Tosca e la Turandot, che però purtroppo non riuscirà a terminare.

    Infatti, la sua notevole passione per il fumo (oltre 60 sigarette giornaliere) lo porta a un tumore alla laringe che, sebbene le cure sperimentali prestategli dal professor Louis Ledoux, lo stronca il 24/11/1924 in una clinica di Bruxelles. La messa funeraria ufficiale si tenne alla Cattedrale di Santa Maria Nascente (il Duomo!) a Milano il 3 dicembre del 1924 e la sua salma fu tumulata nella cappella privata della sua villa di Torre del Lago.

    In onore al compositore che qui visse, dal 21 dicembre 1938 il nome al nome del comune fu aggiunto il cognome dell’operista da poco defunto che quindi oggi si chiama Torre del Lago Puccini.

    I suoi possedimenti vengono tramandati ai suoi eredi e una di queste, precisamente Rita dell’Anna, dona tramite atto notarile la casa in cui il maestro nacque alla Cassa di Risparmio di Lucca, con il vincolo contrattuale che fosse trasformata in museo, per permettere a tutti di potere conoscere il luogo che ha dato la vita al compositore che molti ritengono tutt’oggi uno dei migliori operisti di tutti i tempi.

    Viene pertanto creata la Fondazione Puccini con lo scopo di creare e gestire il museo che viene aperto nel 1979 e presto diventa uno dei luoghi da visitare a Lucca, specialmente per gli amanti del genere. La Fondazione Puccini ha pertanto trasformato questa dimora in un museo, un vero scrigno che conserva cimeli preziosi, lettere autografe, e oggetti che narrano la straordinaria vita del compositore.

    Camminate attraverso le 12 stanze che custodiscono bozze rare e stampe originali delle partiture di capolavori come Tosca e la Fanciulla del West. Potrete addirittura ammirare il sontuoso vestito indossato da Maria Jeritza, la straordinaria interprete di Turandot, durante la prima rappresentazione al prestigiosissimo teatro Metropolitan di New York.

    In un siffatto museo, poteva mancare il pianoforte preferito da Giacomo Puccini? Assolutamente no! Uno dei pezzi più pregiati di tutta la collezione è proprio il pianoforte a coda su cui Puccini ha dato vita a tante emozionanti composizioni, soprattutto la maestosa Turandot.

    L’ingresso in questa emozionante attrazione lucchese richiede l’acquisto di un biglietto da 9 €, ridotti a 7 € per minori di 18 e maggiori di 65 anni, studenti fino a 26 anni, residenti nel Comune di Lucca, disabili (ovviamente è necessario presentare il verbale d’invalidità), e azzerati per bambini fino a 8 anni non inclusi in scolaresche, accompagnatori dei disabili, giornalisti e guide turistiche (solo a scopo lavorativo).

    Sono poi previste convenzioni con istituzioni, enti e associazioni. La struttura è visitabile tutti i giorni dal 1/4 al 31/9 dalle 10 alle 19. Negli altri periodi dell’anno le aperture sono limitate e puoi vederle a questa pagina.

    Questo museo è, quindi, un viaggio emozionante attraverso la vita e l’eredità di uno dei più grandi operisti di tutti i tempi. Una tappa imperdibile per gli amanti della musica e per chiunque voglia immergersi nell’atmosfera unica di dove tutto ha avuto inizio per Giacomo Puccini.
    Non vi resta che vivere l’arte e la passione in ogni angolo di questa affascinante casa museo!

  2. Palazzo Pfanner

    Incantevole attrazione da visitare a Lucca: il mondo di Palazzo Pfanner, un gioiello storico che racconta storie avvincenti e incanta con la sua bellezza senza tempo!Avresti mai detto che un semplice artigiano (per di più austriaco) fosse riuscito a diventare proprietario di un grande palazzo patrizio? Beh a Lucca è successo esattamente così!

    Benvenuti nell’incantevole mondo di Palazzo Pfanner a Lucca, un gioiello storico che racconta storie avvincenti e incanta con la sua bellezza senza tempo! Costruito nel lontano 1660 dalla famiglia Moriconi, importanti e potenti mercanti di seta, questo palazzo patrizio è una testimonianza viva della grandezza lucchese. Tuttavia, la dea bendata volse le spalle a questa famiglia benestante e dopo soli 20 anni una catastrofe finanziaria li costringere a metterlo in vendita.

    Si fece avanti, pertanto, la famiglia Controni che, lo acquista e ne commissiona l’ampliamento e la realizzazione di un maestoso scalone d’onore all’architetto Domenico Martinelli. Affida altresì la progettazione e la costruzione di un prestigioso giardino all’italiana al genio siciliano di Filippo Juvarra.

    Immaginatevi salire lo scalone d’onore di palazzo Pfanner, innalzato con oltre 40 gradini in pietra serena, il cui soffitto è meravigliosamente affrescato da Bartolomeo de Santi e Lorenzo Castellotti, per poi varcare le porte di un salone centrale decorato con affreschi del 1720, eseguiti dal maestro Pietro Paolo Scorsini. Una vera oasi di arte e storia che vi lascerà senza parole!

    Il “quadraturismo” degli affreschi, che gioca con la prospettiva e amplifica in modo illusorio, ma decisamente efficace e convincente, gli spazi, è un trionfo visivo che rende ogni stanza un’esperienza straordinaria. Sì, perché la sapiente applicazione della prospettiva al disegno di colonne, finestre, balconi e altri elementi architettonici danno una reale percezione di una maggior dimensione dei locali e la presenza di finestre e panorami mozzafiato, anche laddove non esistono in realtà.

    La sala centrale ospita persino una mostra di strumenti chirurgici e testi medici dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento, un tuffo nel passato della medicina.

    E che dire delle altre stanze? Non son certo da meno! Adiacenti al maestoso salone sono presenti una camera da letto, una cucina, una sala da tè e una stanza da pranzo. Tutte queste stanze sono arredate con oggetti d’epoca, mobili antichi e oggetti sacri. trasportano i visitatori indietro nel tempo, facendo rivivere l’amore tormentato tra la nobildonna lucchese Maria Maddalena Trenta e il principe di Danimarca Federico, che nacque proprio in queste sale.

    Forse a questo punto ti starai chiedendo “e l’artigiano?” Beh la storia di Palazzo Pfanner non si ferma certo qui! L’artigiano arriverà nella seconda metà dell’Ottocento, quando i Controni affittarono parte della struttura alla Corte d’Assise e alla Scuola di mutuo insegnamento. Parallelamente nel 1846, giunge in città, da Hörbranz, l’austriaco mastro birraio Felix Pfanner, candidatosi e venendo scelto dal duca Carlo Ludovico di Borbone, per rivestire l’importante carica di direttore della produzione di birra del ducato di Lucca.

    Pochi anni dopo l’artigiano austriaco riuscirà a fondare la sua birreria, proprio nei locali del palazzo (in una delle cantine ancora oggi visitabile e con il fascino di allora), e la stessa diventa un punto di socializzazione per gli amanti della birra. La sua attività prospera e, anche spinta dalla meravigliosa cornice del giardino (che allora come oggi era certamente uno dei posti da vedere a Lucca), fu talmente florida che gli permise di guadagnare a sufficienza per acquistare l’intero palazzo che, pertanto prese il suo nome e che ancora oggi.

    Nel 1864 nacque il figlio Pietro che abitò proprio qui e diventò dapprima un chirurgo e, in seguito, filantropo e fu proprietario dei ferri esposti nel salone centrale. Fu anche sindaco di Lucca (1920-1922). Ad oggi il palazzo è di proprietà dei nipoti di Pietro, che qui risiedono tuttora, lo custodiscono con amore e ne curano la conservazione e la gestione.

    È possibile visitare questa meravigliosa attrazione lucchese tutti i giorni tra aprile e novembre dalle 10 alle 18 e richiede l’acquisto di un biglietto da 4,50 € per il solo giardino o il solo palazzo, ridotti a 4 € per ragazzi tra 12 e 16 anni, studenti, gruppi di almeno 10 persone e persone sopra i 65 anni. Il biglietto intero combinato ha un conveniente prezzo di 6,50 €, il ridotto 5,50 € (4,50 per gruppi). I bambini che non hanno ancora compiuto il loro 12° compleanno possono entrare gratuitamente.

    Questa attrazione da visitare a Lucca offre, però, di più del semplice museo: i proprietari, infatti, ci organizzano anche eventi di varia natura, tra cui le riprese di alcune scene di ben tre famosi film: Arrivano i Bersaglieri, Ritratto di Signora e addirittura fu scelto dal famoso regista Mario Monicelli per ospitare l’unico e insuperabile Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo!

    Avete mai sognato di vivere e dormire in un palazzo storico? Vorreste provare o ripetere l’esperienza? Beh allora siete nel posto giusto perché i proprietari di questo meraviglioso palazzo danno perfino la possibilità di alloggiarvi: il palazzo dispone anche di tre appartamenti, di cui uno prestigioso (suite principe Federico), uno di rango intermedio (residenza Felix) e uno di livello base (appartamento “nonno Pietro”), ma pur sempre con mobilio storico e all’interno di una dimora storica.

    Tutte e tre le sistemazioni offrono l’ingresso gratuito al giardino (salvo occasionali ricevimenti privati) per tutto il soggiorno, quella nella suite offre in aggiunta anche l’accesso al palazzo.

    Non vi resta che venire a scoprire non solo la storia di Palazzo Pfanner, ma anche a farne parte. Lasciatevi affascinare dalla sua bellezza, dalla sua storia e, se siete pronti a vivere nella storia di Lucca, potete prenotate il vostro soggiorno in uno degli appartamenti e lasciarvi trasportare indietro nel tempo!

  3. Orto botanico di Lucca

    Rappresentazione artistica di uno delle attrazioni lucchesi avvolti dal mistero e dalla leggenda: lo spettacolare laghetto dell'orto botanico di Lucca

    Rappresentazione artistica del laghetto dell’orto botanico

    Benvenuti nell’incantevole Orto Botanico di Lucca, un’oasi verde di 15000 metri quadri, fondato nel 1820 da Paolo Volpi su richiesta della regina Maria Luisa di Borbone. Trasformato in museo, conserva oltre due secoli di storia, con alberi ultracentenari e una varietà di piante.

    Le cinque diverse zone di questa attrazione lucchese che coniuga storia e natura, che sono Montagna, Arboreto, Torbiera, Laghetto e zona Camellie-Rododendri, offrono una straordinaria diversità vegetale, con serre ottocentesche, moderne e una scuola botanica che espone piante medicinali e antiche di Lucca. Il laghetto, con ninfee e una leggenda avvincente di Lucida Mansi, aggiunge un tocco misterioso (curioso di scoprirla? Clicca sul titolo di questa sezione!).

    Il museo “Cesare Bicchi” all’interno dell’orto botanico di Lucca, che comprende Erbario e Biblioteca antichi, racconta storie di conservazione e dedizione in tre spazi dedicati ed è accessibile soltanto in rare occasioni. E infine come scordare la Banca del Germoplasma, voluta da una lungimirante legge toscana, un tesoro segreto che conserva i semi di varietà più o meno antiche a rischio di estinzione. Un impegno serio e appassionato per la conservazione della biodiversità, celato in una cella frigorifera che custodisce il futuro della natura. La legge impone che sia accessibile solo ed esclusivamente agli addetti ai lavori.

    La visita richiede un biglietto da 6 € (riduzioni disponibili) e può essere pianificata consultando il sito ufficiale. La biglietteria si trova nella casermetta san Regolo.

    L’Orto Botanico di Lucca invita a esplorare, imparare e innamorarsi della straordinaria diversità vegetale, fonde il rispetto per la natura con la passione per la conoscenza. Non perdete l’occasione di scoprire questo gioiello verde a Lucca.

  4. Museo della Zecca

    La casermetta di San Donato, anche se magari passa inosservata, è la sede di un'attrazione lucchese: il museo della Zecca con il suo tesoro di arte monetaria, tra cui le monete più antiche di tutta Europa!Ti sei mai chiesto da quanto tempo si coniano le monete, non quelle in euro, ma in generale? E chi è stata la prima autorità pubblica a iniziare?

    A livello mondiale la prima in assoluto è in Cina (Guanzhuang, che iniziò circa 2800 anni fa).

    Invece per l’Italia, ma anche per l’Europa intera, la risposta giace a Lucca. Passeggiando il Viale delle Mura, potrete incontrare una piccola casermetta che passa quasi inosservata. Il suo nome è San Donato, oggi convertita del museo della Zecca.

    Questo edificio raccolto è certamente un posto da vedere a Lucca, specialmente per gli appassionati di numismatica, perché ospita la storia e la cultura della millenaria tradizione monetaria lucchese, fatta di scintillanti medaglie e meravigliose monete d’oro, d’argento e altri metalli più o meno preziosi.

    La prima moneta europea (almeno per quanto sia dato saperne!) è stata coniata sotto il dominio Longobardo, nel lontano 650 d.C., e a coniarla fu proprio una zecca ufficiale che si trovava, nel territorio di Lucca. Le monete ebbero una qualità senza pari, che mantennero per molto tempo e si diffusero in tutta Europa; pensate che questo gioiello che coniuga arte e ingegneria rimase attivo fino al 1843! Quasi 1200 anni! In questo museo potrai ammirare una selezione degli oltre 2000 tipi monetari, ma anche medaglie, punzoni, strumenti di misura, documentazioni.

    Questo museo è è aperto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì e richiede l’acquisto di un biglietto da 6€. La visita di sabato e domenica è riservata agli appuntamenti per gruppi di almeno 10 persone.

    Infine, questa è l’unica tra le attrazioni lucchesi in cui potrai perfino vedere all’opera dei macchinari d’epoca mentre, oggi come allora, replicano la magia del conio di scintillanti monete! Addirittura in alcune occasioni speciali, perfino cimentarti tu!

  5. Museo del tesoro della cattedrale

    Poteva mancare un museo che custodisse la sua sua storia e i gli immensi tesori che derivano dal connubio dell’arte con la fede specialmente con una cattedrale che ospita un crocifisso che, secondo la tradizione, è scolpito in parte da mano Divina? Assolutamente no!

    Il museo del tesoro è stato aperto nel 1992 ed è un complesso di edifici unificati, tra cui il cinquecentesco oratorio di San Giuseppe e una casa-torre risalente al XIII secolo. Complessivamente si vengono a creare 8 sale dense di spettacolari opere d’arte sacra, pregiati tessuti, luccicanti croci, manoscritti unici e spettacolari gioielli. Quelle che quasi certamente, come è capitato a me, ti lasceranno  di più a bocca aperta sono la sala dei corali e dei codici miniati, ma soprattutto quella che ospita gli spettacolari e luccicanti gioielli del Volto Santo (il crocefisso simbolo di Lucca, che scoprirai continuando a leggere).

    Questi ultimi comprendono la mastodontica corona, le collane e altri sfarzosi gioielli. La corona aurea fu realizzata dalla maestria orafa di Ambrogio Giannoni, nel lontano 1655, e decorata con numerose volute vegetali sulle quali sono incastonate pietre preziose di varia natura, ma anche cherubini e pinnacoli fitomorfi. Al centro è rappresentato Dio Padre che stringe in mano il globo che, a sua volta, è sormontato dallo Spirito Santo, che assume la forma di una colomba (simbolo universale della pace), e da una croce gemmata.

    L’accesso è possibile dalle 10 alle 17 dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18 nel fine settimana ed è gratuito per bambini sotto i 6 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, Forze dell’Ordine, sacerdoti, religiosi e religiose; richiede invece l’acquisto di un biglietto da 4 € per tutti gli altri. È disponibile un biglietto combinato da 10€ che include Cattedrale + Campanile + Museo + Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata con Battistero e area archeologica.

    Non vi resta che immergervi nelle sale e raccogliere l’invito a contemplare non solo gli oggetti, ma soprattutto la spiritualità e la storia che essi rappresentano. Ogni passo è un viaggio nel tempo, un’occasione per riflettere sulla continuità della fede e sulla ricchezza della nostra eredità religiosa, ma anche è su cotanto talento artigianale e sull’ardente fede che ha ispirato la loro creazione!

    Attrazioni da visitare a Lucca: cattedrale ed altri luoghi di culto

  6. Cattedrale di San Martino – la casa del Volto Santo

    La cattedrale di San Martino ospita un pregiatissimo crocifisso ligneo, il cui volto è ritenuto essere quello vero di Gesù, è un'altra delle attrazioni da visitare a Lucca

    Questo gioiello architettonico è molto più di un semplice edificio, è un simbolo di fede, storia e magnificenza artistica. Fondata da San Frediano nel lontano VI secolo fu promossa a rango di cattedrale nel VII secolo, sostituendo la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata. Tappa immancabile della via Francigena è certamente una importante attrazione da visitare a Lucca.

    La Cattedrale di San Martino a Lucca, un imponente faro spirituale nel cuore della città, è un gioiello architettonico che unisce fede, storia e magnificenza artistica. Fondata da San Frediano nel VI secolo, elevata a cattedrale nel VII secolo, e sostituendo la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, è una tappa fondamentale della via Francigena e una straordinaria attrazione da visitare a Lucca.

    La cattedrale presenta un intrigante connubio di stili, con un interno gotico e una facciata romanica asimmetrica, caratterizzata da sculture danzanti e arcate uniche. L’atmosfera trasuda serenità e riflessione, accogliendo i visitatori in un mondo di bellezza sacra.

    Tra le sculture più rilevanti spiccano le “Storie di San Martino”, il “Ciclo dei Mesi”, e capolavori di Nicola Pisano come la “Deposizione” e l'”Annunciazione, Natività e Adorazione dei Magi”.

    L’interno a croce latina con 3 navate e un transetto ospita capolavori come il Monumento funebre di Ilaria del Carretto di Iacopo della Quercia, l'”Ultima Cena” di Tintoretto, una pala d’altare di Fra’ Bartolomeo, e la “Sacra Conversazione” di Ghirlandaio.

    Ma il tesoro più prezioso è “Il Volto Santo”, un crocifisso ligneo ritenuto rappresentare il vero volto di Gesù. Avvolto in mistero sacro, la statua giunse a Lucca nel 742 d.C. e viene solennemente celebrata ogni anno il 13 settembre, con processioni e incoronazione con i suoi luccicanti gioielli conservati di norma al museo del Tesoro.

    Il museo della Cattedrale, aperto dal lunedì al venerdì dalle 09:30 alle 17:00, il sabato dalle 09:30 alle 18:00, e la domenica dalle 12:00 alle 18:00, richiede un biglietto da 3€, o un biglietto combinato da 10€ per Cattedrale, Campanile, Museo e Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata con Battistero e area archeologica. L’esperienza di visitare questo luogo sacro è un viaggio nel tempo, una passeggiata tra secoli di arte e devozione. Vuoi sapere cosa narra la leggenda cristiana circa l’origine e l’arrivo del Volto Santo? Fai clic sul titolo di questa sezione per scoprirlo!

  7.  Campanile della Cattedrale di San Martino

    Vuoi vedere uno spettacolare panorama che comprende tutte le attrazioni lucchesi, abbraccia tutta la città e arriva fino alle colline delle Pizzorne? Allora non puoi perderti la salita della torre più alta di tutta la città, ovvero il campanile della cattedrale di San Martino: è alto 60 metri e sarà come salire verso il cielo!

    La torre campanaria, un capolavoro di eleganza architettonica che si erge fiero alla destra della magnifica cattedrale, come il suo compagno di viaggio nel corso dei secoli, dal quale scandisce con le sue campane le ore e quindi la vita dei cittadini.

    Il campanile della cattedrale è uno dei posti da vedere a Lucca assolutamente, perché dalla sua sommità si può godere uno spettacolare panorama della città e delle campagne circostanti!Imponente e maestoso, il basamento in solida pietra di Guamo racconta storie antiche, le cui origini si perdono nel tempo, anche se gli studi evidenziano che ci sono buone probabilità che possa avere circa un millennio. Le 5 possenti fasi, scandite da regali cornici marcapiano, si ergono con un’eleganza che sfida il tempo. Un dettaglio affascinante: le arcate delle finestre, in un gioco di crescita ascendente, passano da monofore al primo piano a meravigliose quadrifore ai piani superiori, creando un’armonia visiva irresistibile.

    Gli ultimi due piani, inoltre, sono ottenuti con pietra calcarea, quindi bianca, che instaura con i piani sottostanti un’esplosione di colore che cattura lo sguardo da ogni angolazione. Questa accattivante peculiarità risalta e lo rende riconoscibilissimo anche da lontano e, oggi, ricorda anche lo stemma del comune, che è composto da due settori: rosso sotto e bianco sopra, proprio come il campanile!

    La cella campanaria è il cuore pulsante della torre ed ospita un tesoro sonoro di 7 campane, alcune tanto pregiate quanto antiche! Le due più preziose e importanti sono state forgiate nel 1320 e nel 1324. Queste ultime sono abbellite con due decorazioni che ricollegano questa attrazione lucchese con le radici stesse di Lucca e sono rispettivamente la rappresentazione del Volto Santo, simbolo della diocesi di Lucca e di Lucca stessa, e il ritratto di Castruccio Castracani degli Antelminelli, un grande uomo lucchese che fu condottiero ghibellino e, anche per questo, era molto ammirato perfino dal famoso Niccolò Machiavelli.

    Il campanile, come ogni opera umana, patisce lo scorrere del tempo ma soprattutto è molto esposto ai fulmini ed ha perciò richiesto numerosi restauri, veri e propri atti d’amore per conservare l’eredità storica e artistica di questo monumento. I primi risalgono ai lontani 1630 e 1645, ma anche nel 1819 e nel 1830 ne sono stati effettuati. Nell’epoca moderna ve ne sono stati numerosi a inizio Novecento, negli anni ’70 e, infine, l’ultimo risale al 2016.

    Grazie a quest’ultimo il campanile è finalmente agibile e visitabile in sicurezza, quindi è diventato a tutti gli effetti un’attrazione da visitare a Lucca. L’accesso è possibile dalle 10 alle 17 dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18 nel fine settimana ed è gratuito per bambini sotto i 6 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, Forze dell’Ordine, sacerdoti, religiosi e religiose; richiede l’acquisto bi un biglietto da 3€, oppure del combinato da 10€.

    Non vi resta che munirvi di pazienza, fare un respiro profondo e salire i suoi 217 gradini. Una volta in cima godrete di uno spettacolare panorama che abbraccia tutta la città e lo sguardo si perde fino alle campagne circostanti. Buona visione!

  8. Chiesa di San Giovanni e Reparata – Area archeologica

    La chiesa dei santi Giovanni e Reparata è una delle attrazioni da visitare a Lucca

    Volete conoscere un luogo di culto dalla storia ultra millenaria, che è legato indissolubilmente alla Cattedrale che hai appena scoperto? Allora vi dovete recare a poche centinaia di metri e sarete i benvenuti in un luogo intriso di storia millenaria, un santuario che ha attraversato epoche e avvenimenti straordinari come dalle origini della cristianità, all’era napoleonica e ai giorni nostri, compresa una frase profetica sul grande compositore Giacomo Puccini.

    La Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata a Lucca è un luogo di culto dalla storia millenaria, intriso di fascino e legato indissolubilmente alla Cattedrale di San Martino. Fondato nel V secolo d.C., questo edificio sacro rappresentò la prima cattedrale della storia lucchese. Anche se la sede vescovile fu successivamente trasferita a San Martino, la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata ha mantenuto un legame eterno con la sua controparte, specialmente attraverso la fonte battesimale, che ha legato indissolubilmente le due chiese.

    La cripta, aperta nel IX secolo, e i successivi rimaneggiamenti nei secoli X e XI, testimoniano la perseveranza di questa chiesa nel corso dei secoli. L’area archeologica sottostante, accessibile dal fondo della navata sinistra, offre un viaggio a ritroso nel tempo attraverso gli strati degli scavi, iniziati negli anni Settanta.

    La chiesa ha subito modifiche significative nel XII secolo, assumendo un’imponente struttura romanica con un portone monumentale e una disposizione a tre navate sostenute da colonne decorate con figure avviluppate, draghi e arpie. Il soffitto a cassettoni è un autentico capolavoro, riccamente intarsiato e decorato.

    Durante la dominazione napoleonica, la chiesa fu espropriata e destinata ad archivio di stato. Tuttavia, nel 1828, fu riconsacrata e restituita al culto cristiano. Fino al 1870, fu utilizzata come famedio e luogo di sepoltura per personalità di spicco. Nel 1864, durante le esequie del compositore locale Michele Puccini, fu pronunciata una frase profetica sul giovane figlio Giacomo Puccini, che divenne poi un celebre compositore d’opera.

    Oggi, la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata e l’area archeologica sottostante sono luoghi sacri e culturali. L’accesso è gratuito per alcune categorie, tra cui bambini sotto i 6 anni, disabili con accompagnatore, guide turistiche, Forze dell’Ordine, sacerdoti, religiosi e religiose. Per gli altri visitatori, è disponibile un biglietto singolo da 4€ o un biglietto combinato da 10€ che include l’accesso anche al campanile.

    Il campanile della chiesa è visitabile, offrendo la possibilità di salire i suoi gradini e godere di uno spettacolare panorama sulla città di Lucca. Un luogo intriso di storia, promesse profetiche e secoli di devozione, la Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata è una tappa imperdibile durante la visita a Lucca.

    Non vi resta che immergervi in questo luogo intriso di storia, di promesse profetiche che potrai scoprire facendo clic sul titolo di questa sezione, di secoli di devozione e a scoprire la magia che continuano a emanare dalla Chiesa dei Santi Giovanni e Reparata, la sua area archeologica e lo spettacolare visione dalla sommità della torre campanaria! Buona salita e buona visione!

  9. Basilica di San Frediano

    La Basilica di San Frediano è un'attrazione da visitare a Lucca
    Vuoi scoprire il logo di culto fondato addirittura dal primo vescovo (tra quelli con elezione certa e documentata) di Lucca e dal quale, ogni anno, parte la processione del Volto Santo? Allora recati in piazza San Frediano per ammirare la basilica omonima. Sebbene sia stata insignita del titolo di basilica soltanto nel novembre 1957 da papa Pio XII, le sua fondazione risale a più di mille anni nel passato.

    Gli scavi archeologici, purtroppo non visitabili, documentano che questo spettacolare luogo spirituale fu fondato già nel VI secolo d.C. per volere del primo vescovo di Lucca con elezione certa, ovvero San Frediano (da cui il nome). In quel periodo era una chiesa molto più piccola; fu ampliata soltanto svariati secoli dopo, ma già nel VII secolo venne dotata di una luogo per dare degna sepoltura al suo fondatore: una cripta che ne accogliesse spoglie e gli garantisse l’Eterno Riposo.

    Nel 1112, un atto di trasformazione iniziò a plasmare la cattedrale, un autentico capolavoro che abbraccia i secoli con una tale grazia. Le tre navate e l’abside senza transetto, una scelta audace rivolta a Est secondo la riforma Gregoriana, offrono uno spettacolo interno notevole, un vero tesoro dell’architettura sacra.

    Nel XIII secolo si compì un miracolo di ingegneria per quel tempo, la navata centrale fu elevata, quasi come per toccare il cielo con un soffitto a capriate lignee, un’opera di maestria che ancora oggi ci toglie il fiato.

    Nel secolo successivo, la facciata si veste di una nuova bellezza, accogliendo l’affresco etereo “L’Ascensione di Cristo tra angeli alla presenza degli Apostoli“. Immaginatevi come dovessero sentirsi i dodici apostoli, testimoni del miracolo, osservando il loro maestro ascendere al Paradiso, mentre Pietro e Paolo emergono in rilievo, ispirati dalla tradizione iconografica romana.

    Tuttavia, la storia dell’affresco rivela una triste nota e la tradizione irrispettosa a quei tempi nei confronti di arte e religione: la monofora che separa gli apostoli in 2 gruppi da 6 non era originariamente presente, e fu aggiunta in seguito, distruggendo, purtroppo, l’immagine della Madonna. Una piccola macchia sulla storia, ma la bellezza e la grandezza della basilica rimangono intatte. L’accesso è gratuito solo per i disabili, il loro accompagnatore, i ragazzi fino a 11 anni e i residenti nella provincia di Lucca, mentre per tutti gli altri è necessario un biglietto da 3€ per la basilica e altrettanti per il campanile. Sono previste riduzioni che puoi consultare a questa pagina.

    Immergiamoci ora nell’incanto della torre campanaria adiacente all’abside, un capolavoro tessuto dalle epoche che trasuda storia e melodia! Il suo basamento, con la pietra scura che abbraccia il XII secolo, catapulta indietro nel tempo i visitatori che ardiscono la salita dei 199 scalini fino in cima, mentre la parte superiore in chiara pietra risplende del XIII secolo, un trionfo di architetture sfaccettate.

    Ammirate ogni lato adornato da un ritmo di monofore, bifore, trifore e quadrifore, che sale al salir del piano un vero spettacolo di finestre danzanti al ritmo del passato. Le fasce di archetti ciechi, in cima, coronano l’opera con una merlatura ghibellina che si erge maestosa su tutti e quattro i lati, sfidando il cielo con la sua ragguardevole altezza di 55 m!

    Ma la vera sinfonia risuona nelle suo interni, dove 6 campane, testimoni di secoli e artigiani, catturano l’essenza musicale dell’eternità. Immaginate le note cristalline delle campane di Lera di Lammari, fuse nel 1804, o il richiamo storico della “Terza”, rifoggiata nel 2020 a imitazione di un’opera di Giovanni Pisano del 1223, presente come opera d’arte storica nella sacra Basilica.

    Questo magnifico campanile è una sinfonia di epoche, un’ode al passato e al presente, pronto a cullarci con la sua melodia antica e intatta, sia per il tocco elettrico contemporaneo che per l’arte tradizionale dei suonatori di campane lucchesi!

  10. Chiesa di San Michele in Foro

    Un'altra attrazione da visitare a Lucca: la chiesa di San Michele in Foro

    Sai fin dove può spingersi la cattiveria gratuita e la voglia di prevaricazione? Vuoi scoprire uno dei luoghi giacenti vicino alla leggendaria Linea Sacra di San Michele?  Beh la Chiesa di San Michele in Foro a Lucca, con le peculiari suggestioni, misteri e  sacralità, tipiche dei luoghi consacrati a San Michele, sa rispondere a tutte due le domande!

    La Chiesa di San Michele in Foro è stata parte integrante del pellegrinaggio noto come Via Micaelica o Cammino dell’Angelo, che, sebbene non potesse seguire esattamente la linea sacra, permetteva ai pellegrini di adattarsi alle strade e alle città esistenti. La chiesa risale all’VIII secolo e si trova nel cuore dell’antico foro romano di Lucca, arricchito dalla storia e dalla devozione dei secoli passati.

    La trasformazione più significativa iniziò nel 1070, grazie alla visione di Papa Alessandro II, e si protrasse fino al XIV secolo. La chiesa presenta una maestosa facciata con decorazioni delle finestre della cripta, testimoniando un’arte antica che affascina anche oggi.

    La struttura attuale, con tre navate, colonne corinzie e compositi, e l’abside, risale al XII secolo. Il campanile, che si ergeva in quella stessa epoca, fu però mozzato per ordine di Giovanni dell’Agnello, capitano di Pisa, per evitare che il suono delle campane affermasse una presunta superiorità su Pisa.

    La chiesa di San Michele in Foro è un gioiello architettonico con una facciata adornata da quattro ordini di logge e una statua in marmo dell’arcangelo Michele che pesta un drago, simbolo del Diavolo. Una leggenda circonda la statua, suggerendo che in certe condizioni di luce si possa intravedere uno scintillio verde, presumibilmente uno smeraldo antico incastonato e mai ritrovato.

    La chiesa è un esempio di architettura romanico-pisana, con influssi di Diotisalvi, l’artefice del Battistero di Pisa. Gli archi sotto la facciata rivelano dettagli sofisticati, mentre il campanile, sebbene mozzato, si erge con maestosità.

    La rivalità tra Lucca e Pisa è evidente nella storia del campanile. Nel 1364, il capitano Giovanni dell’Agnello fece mozzare il campanile perché il suono delle campane poteva essere udito fino a Pisa, interpretato come segno di superiorità su questa città rivale.

    Nonostante questa azione, la Chiesa di San Michele in Foro e il suo campanile rimangono due fantastici attrazioni lucchesi! La chiesa è aperta gratuitamente tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00, permettendo ai visitatori di ammirare la sua bellezza intramontabile e immergersi nella storia di Lucca.

    Attrazioni da visitare a Lucca: piazze, torri e mura

  11. Mura medievali di Lucca

    Se sei amante delle fortificazioni medievali, ti sarai certamente chiesto “Ma esistono oggi esempi di mura medievali ancora complete, come lo erano al tempo della loro costruzione?“. Ebbene la risposta è sì e un esempio di mura medievali talmente ben fatte e ben conservate, da essere ancora intatte oggi si trova proprio a Lucca e costituiscono quindi una fantastica attrazione lucchese. Lo stato delle mura è talmente buono che addirittura, sulla sua sommità, dove un tempo le guardie si appostavano, c’è un viale, definito Viale delle Mura, sul quale è possibile e piacevole fare una bella passeggiata, ammirando il panorama della città sul quale svettano alcuni dei posti da vedere a Lucca!

    Questa strada, e le mura sottostanti, sono talmente vaste e solide, che nella seconda puntata della diciassettesima serie di Top Gear, i piloti che lavorano al programma hanno guidato lungo il Viale delle Mura ben 4 auto di fascia medio alta, percorrendo tutto l’anello!

    Le mura di Lucca, che non formano proprio un anello intorno alla città, in quanto la loro forma dall’alto è curiosamente simile a un fagiolo, sono provviste di numerose “casermette”, un tempo usate per alloggiare i soldati di guardia, rampe di accesso al viale in sommità e porte di accesso, munite di tripli grandi cancelli metallici a chiusura verticale.

    Oggi tutti i cancelli sono perennemente fissati nella posizione aperta, le rampe di accesso possono essere usate dai pedoni per accedere al viale delle Mura (o anche dai mezzi a motori muniti di autorizzazione municipale) e dalle casermette sono stati ricavati edifici culturali, tra cui ad esempio il Museo della Zecca.

    Infine, per gli amanti delle leggende soprattutto se a tema Halloween, le mura sono senza dubbio uno dei luoghi da visitare a Lucca, perché la leggenda locale tramandata oralmente narra che la notte di Halloween la carrozza fiammeggiante del Demonio, faccia ben 3 giri completi di questo magnifico esempio di architettura medioevale.

    Se siete fan dell’occulto non vi resta che recarvi sulle mura la notte delle Streghe e cercare di avvistarla!

  12. Piazza Anfiteatro

    Ti piacciono i luoghi un po’ strani? Hai mai visto una piazza dalla forma curiosamente ovale? Beh uno dei posti da vedere a Lucca è certamente la curiosa piazza Anfiteatro. Il suo nome deriva dal luogo in cui fu costruita: devi sapere che nel lontano II secolo d.C. in questo stesso posto fu edificato un grande Anfiteatro romano adibito a spettacoli.

    Si ritiene, in base alle iscrizioni rinvenute, che fu costruito grazie al denaro generosamente elargito da un cittadino di rango equestre, conosciuto come Quinto Vibio, donò ben 100.000 sesterzi nel giro di un decennio. Immagina un grande edificio di forma ellittica, con due ordini sovrapposti di cinquantacinque maestose arcate su possenti pilastri, sosteneva una spettacolare cavea. Quest’ultima, composta da venti imponenti gradini, poteva accogliere fino a diecimila spettatori, trasformando ogni evento in uno spettacolo indimenticabile.

    Le invasioni barbariche purtroppo hanno portato questo maestoso Anfiteatro sull’orlo della rovina, e in seguito diventò perfino una cava di materiali da costruzione. Durante il Medioevo, fu affascinantemente noto come “grotte”, fu spogliato del rivestimento e delle colonne, ma la sua essenza resistette al tempo, anche se fu destinato agli usi più disparati tra cui deposito di sale, carcere e sede di assemblee.

    Ciò che dà un tocco davvero magico a questo Anfiteatro è la sua trasformazione nel corso dei secoli. Sui suoi ruderi, case e costruzioni si sovrapposero con maestria, utilizzando le antiche strutture per preservarne l’imponente forma. Oggi, puoi ammirare il miracolo di un passato glorioso che continua a vivere attraverso le pietre che parlano di grandezza e resilienza. Le rovine archeologiche giacciono a circa 3 metri sottoterra, mentre la piazza sovrastante fu realizzata nell’Ottocento dall’architetto Lorenzo Nottolini.

    Oggi pullula di negozi di artigianato locale, bar e ristoranti in gustare i piatti tipici lucchesi, la cui cultura è radicata nella cultura contadina e quindi costituita da ingredienti semplici e genuini. Alcuni dei piatti che ti consiglio di assaggiare sono:

    • Zuppa di farro: Questa zuppa abbondante combina fagioli borlotti e verdure di stagione. Un po’ di Parmigiano-Reggiano grattugiato sulla cima e del pane croccante appena cotto la rendono perfetta per il pranzo.
    • Farinata: Questa focaccia sottile è uno snack salutare a base di farina di ceci e olio d’oliva. Perfetta per i bambini!
    • Buccellato: Per concludere in dolcezza, prova l’anello tradizionale chiamato Buccellato. Risalente ai tempi dell’Antica Roma, è fatto con uvetta e aromi.

    L’ultima curiosità che ti voglio svelare sulla piazza Anfiteatro di Lucca è che, sebbene l’accesso alla piazza è possibile sui quatto lati, soltanto quello ad ovest ricalca gli accessi originali e, se guardi bene, troverai una mattonella al centro esatto della piazza che ha incisa una croce. Anticamente quello era il punto di intersezione delle linee congiungevano le 4 porte e aveva quindi un significato simbolico per gli antichi romani!

  13. Piazza Napoleone e complesso di Palazzo Ducale

    Piazza Napoleone è la piazza più grande ed è certamente uno dei posti da vedere a Lucca!
    Vuoi conoscere la piazza principale di Lucca? Allora vai in piazza Napoleone! Questa piazza è la più grande di tutta la città ed è uno dei posti da vedere a Lucca perché intriso di cultura e di storia. Originariamente, nel XIV secolo sotto il dominio di Castruccio Castracani, la piazza era molto più piccola e non era neppure pubblica perché parte del palazzo che ospitava i potenti che governavano sulla città.

    La cittadinanza dovrà aspettare molti secoli prima che questo grande luogo di raccolta fosse reso pubblico: l’iniziativa di rendere pubblica la piazza fu di Elisa Bonaparte Baciocchi (sorella di Napoleone) che nel 1806 stava governando su Lucca. Il suo progetto non era solo quello di rendere pubblico un cortile privato, ma realizzare una grande piazza pubblica che potesse diventarne il cuore pulsante e che, al contempo, potere fare risaltare il palazzo dei Principi (sede nobiliare, oggi nota col nome di Palazzo Ducale). Per realizzare questo progetto fu abbattere negozi, magazzini, case, torri e, purtroppo, perfino la cinquecentesca chiesa di San Pietro Maggiore.

    La piazza era ornata da una fila di eleganti alberi di olmo, che tuttavia la duchessa di Lucca che la succedette, Maria Luisa di Borbone, decise di sostituire con  altrettanti alberi di platano. Alcuni anni dopo (1843) al centro della piazza fu collocata una statua che, oggi come allora, celebra colei che la volle insieme al figlio Carlo Lodovico.

    Il palazzo dei Principi cambiò nome alcune volte e fu anche chiamato Palazzo degli Illustrissimi Signori Palazzo Principale della Serenissima Repubblica di Lucca. Ad oggi la piazza è detta anche piazza Grande, dovuto alle sue dimensioni, regala una spettacolare vista su Palazzo Ducale e ospita svariati negozi di artigianato locale, ristoranti tipici, bar, e alberghi storici.

    Ogni anno, a settembre, la piazza diventa la cornice per un fantastico festival musicale: il Lucca Summer Festival. A dicembre la piazza è popolata dal tradizionale mercatino di Natale e dalla pista sul ghiaccio. A Pasqua e per la festività di Santa Croce (13 e 14 settembre) la piazza torna a popolarsi di bancarelle. Nei giorni del 13 e del 14 settembre vi è la festa di Santa Croce durante la quale la piazze e le strade sono illuminate dalla Luminara di Santa Croce: migliaia di candele e lumini creano una suggestiva atmosfera che avvolge la processione in costumi medioevali e la processione dello Stendardo del Volto Santo.

    La processione sacra ha come inizio la basilica di San Frediano, attraversa via Fillungo, per poi proseguire verso piazza San Michele, piazza del Giglio e, alla fine, termina in piazza San Martino, alla Cattedrale. Questo percorso (detto percorso Miracoloso) è stato deciso per celebrare il percorso che, secondo la tradizione cristiana, il Volto Santo fece autonomamente durante la notte del 13 settembre.

    Il palazzo Ducale è oggi sede di importanti istituzioni politiche, ovvero: Sede della Provincia di Lucca, della Prefettura di Lucca e del comando provinciale dei Carabinieri; ma anche di altrettanto importanti istituzioni culturali. Hanno sede qui anche l’Istituto Storico Lucchese, l’Istituto Storico della Resistenza, la Biblioteca R. H. Budden e, infine, la Sezione di Lucca del Club Alpino Italiano.

    Sempre a palazzo Ducale hanno sede anche due musei: il Museo del Risorgimento e il Museo dell’Emigrazione.

  14. Torre delle ore di Lucca

    La torre delle Ore con il suo antichissimo orologio, è una delle due torre che hanno vinto la sfida del tempo ed è certamente un'attrazione da visitare a Lucca!

    Vuoi conoscere uno dei luoghi dalla storia millenaria che ha vinto la sfida del tempo (e della cattiveria umana)? Allora recati in via Fillungo, all’angolo con via Arancio. Troverai una torre alta ben 50 m sulla quale fa bella bella mostra di sé un grande orologio a carica manuale. Questa torre non fu una qualsiasi delle 130 torri medioevali, ma bensì la più alta e quella visibile quasi ovunque. Fu edificata nel XIII secolo e fu posseduta dalle famiglie nobiliari Quartigiani, Diversi, Cristofani, Sesmondi e Ceci che ne detennero quote diverse in periodi storici diversi.

    Nel 1390 il Consiglio generale di Lucca (oggi diremmo consiglio comunale) deliberò la costruzione di un “orologio bonum, sufficienter aptum et bene distinguentes tempus per horas” cioè di un orologio sufficientemente grande e affidabile al fine di fare distinguere le ore da ogni cittadino in ogni punto della città. Per la posizione centrale, il Consiglio decise di affittare proprio questa torre che quindi assunse il nome delle Torre delle Ore. L’orologio collocato all’inizio fu commissionato al miglior orefice lucchese di quel periodo: il talentuoso di Lambruccio Cerlotti. L’orologio consegnato era molto diverso da quello odierno: scandiva infatti l’ora solo con i rintocchi di campana.

    Immaginate che prestigio dovesse essere ai tempi essere i proprietari di una torre che scandisce le ore! E, proprio per quel prestigio fu conteso tra molti e gli valse il termine gergale di Torre della Lite. I Quartigiani e i Diversi, infatti, erano comproprietari di questa importante torre; nel 1490 il consiglio generale decide che queste dispute avrebbero dovuto terminare una volta per tutte e pertanto ne acquista il 100% delle quote. Sempre nel 1490, fu applicato anche un quadrante esterno cosicché le ore fossero visibili e non soltanto udibili.

    Se sei arrivato fin qui, già conosci Lucida Mansi, la nobildonna la cui vita è avvolta dalla leggenda e dal mistero. La sera del 14 agosto 1623 lei era perfettamente consapevole che i 3o anni di estetica e salute perfetti negoziati col Demonio stavano per scadere e quindi si affrettò a salire in cima alla Torre perché credeva che se fosse riuscita a fermare il meccanismo dell’orologio, il Diavolo non sarebbe riuscito a portarla via.

    La narrazione popolare ha purtroppo per lei un finale infausto in quanto lei arrivò esausta in cima e non riuscì a fermare il meccanismo. Allo scoccare della mezzanotte la carrozza fiammeggiante del Diavolo arrivò puntuale in cima alla Torre, prelevò la nobildonna e dopo avere fatto 3 giri completi delle mura, si inabissò nel laghetto dell’Orto Botanico.

    L’orologio che puoi ammirare oggi non è più quello originale, ma è stato sostituito nel 1754 con quello appena realizzato da Luis Simon e Sigismondo Caturegli. Al di sotto del meccanismo giacciono le 3 meravigliose campane che annunciano le ore. In cima alla torre sventola una banderuola con il motto Libertas (motto dell’antica città) e la data 1754.

    Quella originale in ferro battuto, essendo un tesoro storico, è custodita con cura all’Orto Botanico, mentre quella che svetta oggi è una copia moderna in lega inox. La curiosità è che, a differenza dei campanili di chiesa, l’ora viene scandita alla francese, questo significa che la giornata è divisa in 4 parti da 6 ore. Sentirai suonare un rintocco alle 7, alle 13, alle 19 all’1 di notte!

    Dal 2000 questo tesoro storico è visitabile, previo acquisto del biglietto singolo da 6€ oppure del combinato da 15€, che include anche la visita all’orto botanico e alla Torre Guinigi. Pertanto è possibile salire i 207 gradini della scala in legno (ti consiglio di salire solo con scarpe che hanno la suola antiscivolo, perché la scala, sebbene restaurata, è comunque antica e ha i gradini di legno) per ammirare il tesoro sonoro che sta nella cella campanaria, la meraviglia ingegneristica dell’orologio e l’incanto del paesaggio che vedrai dalla camera panoramica! Buona visione!

  15. Torre Guinigi

    Hai mai visto degli alberi ad alto fusto in cima a una torre? Beh effettivamente non è certamente una cosa comune, ma a Lucca puoi vedere persino quelli! All’inizio del Quattrocento il potente banchiere Paolo Guinigi era diventato signore di Lucca e pertanto decise di edificare un’alta torre che ingentilisse la loro dimora e, ovviamente, che fosse anche visibile da qualsiasi punto della città!

    La torre in questione non è certamente una torre qualsiasi, ma bensì è uno dei simboli cittadini ed è quindi una insolita attrazione da visitare a Lucca, si trova all’angolo tra via Sant’Andrea via Chiavi d’oro e si chiama Torre Guinigi. Svetta per circa 45 metri ed è l’unica delle 2 torri lucchesi a vincere la sfida del tempo e della cattiveria umana. Nel medioevo infatti, le famiglie facevano a gara a chi deteneva la torre più alta, perché incuteva rispetto, essendo simbolo di potere e prestigio.

    Senza un’adeguata selezione di materiali e di tecniche costruttive (che hai tempi non esistevano proprio!), però, era impossibile superare l’altezza dei 50 m già raggiunti dalla Torre delle Ore. Le famiglie che decidevano di superare comunque questo limite vedevano cadere rovinosamente a terra la propria torre che, purtroppo, portava con sé denaro e prestigio.

    Si diffuse allora la tendenza a fare demolire, o anche solo mozzare le torri delle famiglie rivali. Si racconta che molte furono fatte demolire o mozzare proprio dalla famiglia Guinigi, che fortunatamente risparmiò la torre delle Ore, proprio perché considerata patrimonio pubblico di grande utilità.

    La caratteristiche peculiare di questo fantastico pezzo di storia è il giardino situato alla sua sommità. Questo angolo verde proteso verso il cielo è costituito da ben 7 lecci che si pongono come una corona sopra questo gioiello di storia e architettura. Sfortunatamente, non è dato sapere quando quelle meraviglie naturali (e tantomeno da chi) furono impiantate su quest’attrazione lucchese.

    Ci viene d’aiuto in questo uno scritto del XV secolo: le Croniche di Giovanni Sercambi, infatti, recitano:  “si può vedere che tra le tante torri di Lucca ve n’era una coronata d’alberi”; si ritiene quindi che fossero impiantanti almeno nel XV secolo. Sebbene i lecci vivano di media 250 anni, con alcuni esemplari che toccano i 1000 anni, è altamente probabile che quelli che coronano la torre oggi, non siano affatto quelli descritti nel testo di Sercambi, ma siano stati piantumati in epoca successiva, anche più di una volta.

    Oggi la torre è visitabile e l’accesso richiede l’acquisto di un biglietto da 6€, oppure del combinato da 15 €. Si può, quindi, affrontare la salita dei suoi 241 gradini, divisi in 35 rampe. La prima parte è una normale scala di muratura ed è abbastanza agevole, mentre la seconda parte purtroppo è molto più ripida e stretta e, inoltre, l’ultimo tratto è una scala a pioli. La salita è certamente impegnativa e ti consiglio di intraprenderla solo indossando scarpe con suola antiscivolo, ma vale certamente l’impegno in quanto il giardino alla sommità e il panorama che si gode dalla terrazza panoramica, sono visioni assolutamente spettacolari!

    Non ti resta che cimentarti! Buona salita e buona visione!

    In conclusione, Lucca è una città che stupisce e affascina con le sue quindici meraviglie da visitare. Dal maestoso Duomo di San Martino fino alle mura medievali che abbracciano l’intero centro storico, ogni angolo racconta la storia di questa Toscana meno turistica ma altrettanto affascinante. Non perdere l’opportunità di esplorare le sue stradine pittoresche, ammirare le antiche chiese e gustare la deliziosa cucina locale.

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