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Volete visitare una città che cattura il cuore di chiunque si avventuri tra le sue stradine acciottolate? E che sia immersa in un’atmosfera rinascimentale e che danzi tra palazzi storici e piazze eleganti, raccontando storie di antiche dinastie e straordinari capolavori artistici? E che magari il cui centro storico sia perfino stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2008?

Fantastico, allora benvenuti a Mantova! Mantova, con il suo fascino senza tempo, è come un libro aperto, pronto a svelare segreti e a incantare coloro che si lasciano avvolgere dalla sua bellezza intramontabile. Vuoi scoprire cosa vedere a Mantova?

Leggi fin in fondo per scoprire 26 attrazioni da visitare a Mantova, la città dei Gonzaga. Ti farò conoscere 10 spettacolari attrazioni tra musei e palazzi storici, ma anche il lato più religioso e spirituale di Mantova. Conoscerai la cattedrale e altri 6 luoghi di culto, compreso quello che custodisce l’unica reliquia fisica di Gesù conosciuta. Scoprirai anche 4 luoghi poco noti e, infine, come dimenticare il lato naturalistico di Mantova con i suoi laghi e l’oasi del Mincio!

Per ognuna delle attrazioni di darò una breve descrizione, ma cliccando sul titolo della sezione potrai conoscere orari, prezzi, accedere a una descrizione più approfondita e vedere ogni attrazione sulla mappa!

Iniziamo!

INTRODUZIONE ALLA CITTÀ

ATTRAZIONI DA VISITARE A MANTOVA: MUSEI

  1. PALAZZO TE

    Il sontuoso Palazzo Te voluto dai Gonzaga è una magnifica attrazione da visitare a Mantova

    Amante delle residenze reali, dei loro fasti, stucchi e decorazioni? Allora non mancate di visitare uno dei palazzi mantovani più emblematici e famosi: palazzo Te.

    Palazzo Te, situato a Mantova, rappresenta un’iconica dimora reale costruita tra il 1525 e il 1535 su volere di Federico II Gonzaga, progettata dall’architetto Giulio Romano. Il nome deriva dall’isola Tejeto, luogo in cui sorgeva. Il palazzo, composto da 4 corpi attorno a un cortile centrale, presenta affreschi e decorazioni di grande valore artistico, incluso il celebre Loggiato di Davide e la Sala dei Giganti, che raffigura la battaglia mitologica tra giganti e dei.

    Si narra che l’architetto abbia inserito simboli esoterici nella sua progettazione, conferendo al luogo un’atmosfera misteriosa. Oltre alla sua storia, il Palazzo Te di Mantova ospita, nelle sue sale non monumentali, anche mostre sia d’arte che di altro genere e offre spazi per eventi culturali, ma anche concerti e perfino lezioni di yoga e consapevolezza corporea nella spettacolare cornice del suo giardino interno.

    Infine, lo Spazio Te, un luogo in cui bar e sala lettura si abbracciano armoniosamente, promuove la cultura e la socializzazione, fungendo da ponte tra l’arte e la vita quotidiana. Il proprietario, infatti, lo definisce “Un vero e proprio “Spazio del Mondo” che collabora con le altre istituzioni, con i gruppi creativi e con la città, con l’obiettivo di creare un ponte tra la cultura e la qualità della vita quotidiana“.

  2. COMPLESSO DI PALAZZO DUCALE

    Palazzo Ducale è la maestosa residenza dei Gonzaga ed è un'attrazione da visitare a Mantova

    Amanti delle residenze reali e dei monumenti simbolo? Beh allora dovete visitare il magnifico e maestoso Palazzo Ducale, che rappresenta non soltanto un’attrazione da visitare a Mantova, ma bensì l’attrazione più famosa, estesa e visitata. Il Palazzo Ducale è la residenza principale e, con i suoi affreschi mozzafiato, è il palcoscenico di una storia d’amore intrecciata con l’arte. Passeggiare attraverso i giardini incantati di questo regale edificio è come immergersi in un dipinto vivente.

    Questo sfarzosissimo palazzo, detto appunto Ducale, perché ci risiedevano il Duca regnate con la famiglia e la servitù non è soltanto una delle attrazioni mantovane, ma la più celebre, iconica e visitata attrazione mantovana.

    Il Palazzo Ducale, fulcro della vita nobiliare mantovana, incanta con la sua storia intricata d’amore e arte. Questa sontuosa residenza, nota anche come Ducale per essere stata dimora dei Gonzaga, non è solo un’attrazione, ma l’emblema di Mantova. Ospita non uno, ma quattro musei, tra cui il Museo Archeologico, che offre un viaggio nel tempo attraverso reperti antichi, come gli “Amanti di Valdaro“, due scheletri di 5500 anni rinvenuti insieme molto vicini nella stessa sepoltura e con un corredo comune. Che fossero volati insieme nell’aldilà? Chissà!

    Il palazzo Ducale di Mantova propriamente detto, capolavoro architettonico di 35.000 metri quadrati, è un complesso di edifici: la corte vecchia, la corte nuova e il Castello di San Giorgio, quest’ultimo con la sua enorme vastità di circa 500 stanze (solo in parte visitabili) adornato da affreschi di Maestri rinomati come il celeberrimo pittore di corte Andrea Mantegna. La celebre “Camera degli Sposi”, cioè la camera matrimoniale in cui il duca regnante dormiva con la moglie, cela segreti, come i cinque cani nascosti tra le figure, simbolo di fedeltà coniugale.

    Alcune leggende popolari raccontano che il Duca Gonzaga ispirasse il personaggio di Rigoletto. I giardini, con fontane e statue, arricchiscono l’esperienza, rendendo il Palazzo Ducale un luogo straordinario da visitare a Mantova.

  3. MUSEO DIOCESANO FRANCESCO GONZAGA

    Amante dell’arte sacra, soprattutto se antica? Sei pronto a tuffarti in un’avventura artistica senza tempo? Allora i museo diocesano Francesco Gonzaga fa proprio al caso tuo!

    Il Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” è molto più di un edificio antico: è un portale magico che ci trasporta indietro nel tempo, attraverso secoli di storia e cultura mantovana. Fondato nel 1983, celebra la figura di Francesco Gonzaga, frate francescano e vescovo di Mantova, invitandoci a esplorare le sue collezioni d’arte sacra, autentici tesori che narrano storie di fede e bellezza.

    Tra le opere esposte, la scultura tardogotica di San Giorgio che trafigge il drago di Pierpaolo dalle Masegne e la Crocifissione di Gesù di Francesco Maineri catturano l’attenzione con la loro maestosità e profondità emotiva. L’affresco strappato dell’Ascensione di Andrea Mantegna ci porta nel cuore del mistero cristiano, mentre gli affreschi del Correggio e le opere di Domenico Fetti e Benedetto Pagni rappresentano l’eccellenza artistica del Rinascimento e del Barocco.

    Il museo non custodisce solo dipinti e sculture, ma anche ceramiche, intagli d’avorio e una collezione di monete romane, offrendo una visione completa della cultura e dell’arte dell’epoca. I sei arazzi commissionati dal vescovo Francesco Gonzaga e la presenza insolita di un coccodrillo proveniente dal seminario diocesano aggiungono ulteriori elementi di mistero e meraviglia al museo.

    Infine, la scoperta rivoluzionaria delle armature nel santuario delle Grazie, grazie all’ardire del barone Sir James Gow Mann, ha arricchito la collezione del museo, trasformandola in una testimonianza tangibile della magnificenza dell’Italia rinascimentale.

    Non ti resta che partire per questa avventura artistica!

  4. PALAZZO D’ARCO

    Ti piace la musica classica, soprattutto quella di Wolfgang Amadeus Mozart? Vuoi conoscere il posto dove il celeberrimo genio austriaco soggiornò il 12/01/1770? Allora benvenuti nel cuore della storia e dell’arte a Mantova, dove il maestoso Palazzo D’Arco si erge come un’incarnazione della grandezza aristocratica e della ricchezza culturale!

    Il maestoso Palazzo D’Arco, simbolo di grandezza aristocratica e ricchezza culturale, offre un viaggio affascinante attraverso i secoli. Composto da 20 sale visitabili esclusivamente con guida, svela tesori come la cucina storica, la stanza da letto della contessa d’Arco e una biblioteca con oltre 10.000 volumi, tra cui l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert.

    La palazzina del Falconetto ospita la sala dello Zodiaco, con un ciclo di affreschi raffiguranti i segni zodiacali, il gabinetto naturalistico del Conte con una collezione di tassidermia e il Giardino d’Inverno, un’oasi di pace dove natura e architettura si fondono armoniosamente.

    La storia del palazzo inizia nel 1784 con i conti D’Arco e, sotto la guida del conte Giovanni Battista Gherardo d’Arco, subisce trasformazioni neoclassiche ispirate all’architetto Andrea Palladio. Nel 1973, la contessa Giovanna d’Arco lascia il palazzo in eredità alla fondazione D’Arco, che lo trasforma in museo cittadino nel 1980, per tramandare il suo inestimabile patrimonio storico, artistico e architettonico alla cultura mantovana.

    I conti D’Arco risiederono in questo fastoso palazzo fino al 1973, quando la contessa Giovanna d’Arco, tramite un illuminato atto testamentario, lo lasciò in eredità alla fondazione D’Arco affinché lo trasformasse in un’attrazione da visitare a Mantova, allo scopo di tramandare questo inestimabile tesoro storico, artistico e architettonico. Dal 1980 la volontà testamentaria dell’ultima erede d’Arco è diventata realtà, in quanto il palazzo è stato aperto al pubblico come museo cittadino a beneficio della cultura mantovana.

    Non ti resta che scoprire da te che Palazzo D’Arco è molto più di una semplice dimora aristocratica: è un tesoro di storia, arte e cultura che merita di essere scoperto e ammirato!

  5. MUSEO TAZIO NUVOLARI

    Sei appassionato di automobilismo e/o motociclismo non ti perdi mai un gran premio? Vuoi conoscere la storia di colui che venne definito da Ferdinand Porsche “Il più grande pilota del passato, del presente e dell’avvenire”, colui che primeggiò 69 volte in motocicletta e 92 volte in automobile e addirittura riuscì a vincere una corsa con un’auto pesantemente danneggiata? Beh allora devi sapere che nel cuore storico della città di Mantova, tra le sue strade suggestive esiste un tempio sacro agli amanti degli sport motoristici dedicato proprio a questa figura!

    Il Museo Tazio Nuvolari, inaugurato nel 1985, è un tributo al leggendario pilota Tazio Nuvolari, noto come il “Mantovano Volante”. Nuvolari, nato nel 1892, iniziò la sua carriera sportiva nel 1920, distinguendosi sia nel motociclismo che nell’automobilismo. La sua abilità straordinaria e il coraggio senza pari lo resero un eroe nazionale, soprattutto dopo la leggendaria vittoria alla Mille Miglia del 1932, dove guidò un’Alfa Romeo P3 e sconfisse i piloti tedeschi pur essendo in un terribile svantaggio tecnico.

    Tra i suoi numerosi successi, si ricorda anche la vittoria epica al Gran Premio di Germania del 1935, dove guidò una vettura molto meno potente delle concorrenti tedesche e vinse davanti a una folla di oltre 300.000 spettatori. Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, Nuvolari continuò a gareggiare, dimostrando sempre la sua determinazione e abilità, fino al 1948 quando si ritirò, ma soltanto perché la sua auto ormai era ridotta a un rottame.

    Il museo, ospitato nell’ex chiesa del Carmelino, racconta la vita e le gesta del celebre pilota attraverso cimeli, trofei, vestiti da gara, documenti personali, filmati d’epoca e altro ancora. Il museo non solo celebra le gesta sportive di Nuvolari, ma rappresenta anche un dono alla cittadinanza, offrendo la possibilità di scoprire e apprezzare il patrimonio culturale e sportivo legato al “Mantovano Volante”.

    Non ti resta che varcare le porte del Museo Tazio Nuvolari, immergerti nelle emozioni del passato e a lasciarti trasportare dalle gesta avvincenti di uno dei piloti più leggendari di tutti i tempi. Che il tuo viaggio sia ricco di scoperte e di emozioni, e, ovviamente, che l’eredità di Tazio Nuvolari continui a brillare nel cuore e nello spirito di tutti coloro che lo incontrano!

  6. MUSEO MACA

    Amante dell’arte derivante dalle radici della civiltà umana, come gli antichi Greci, Egizi e Babilonesi? Allora sei pronto per farti trasportare dal MACA (Mantova Collezioni Antiche) in un viaggio indimenticabile nel cuore pulsante della storia e dell’arte, tra le meraviglie del passato.

    Il MACA è ospitato nel magnifico Palazzo San Sebastiano, un gioiello architettonico del Cinquecento voluto da Francesco II Gonzaga. All’interno del museo, quattro percorsi espositivi ti condurranno attraverso diverse epoche storiche, ciascuna rappresentata da una personalità mantovana e le relative collezioni che hanno lasciato un’impronta nella storia e nella cultura della città.

    Nella sezione dedicata alle antichità classiche, potrai ammirare la passione dei Gonzaga per l’arte e la cultura attraverso una varietà di opere d’arte, tra cui dipinti, sculture e reperti romani e greci. Tra le opere spiccano “Occasio e Poenitentia” della scuola di Andrea Mantegna e la “Madonna con Bambino e i santi Girolamo, Alberto, Angelo e Pietro” di Antonio da Pavia.

    La sezione egizia ti trasporterà nell’Antico Egitto grazie alla collezione di Giuseppe Acerbi, dove potrai ammirare reperti che narrano la vita quotidiana e religiosa di questa millenaria civiltà. Tra i pezzi più significativi ci sono il Papiro policromo della collezione Acerbi, che rivela capitoli di un Libro dei Morti, e le ushabti, statuette funerarie che accompagnavano il defunto nel viaggio nell’aldilà.

    Nella sezione dedicata alla Mesopotamia, esplorerai la culla della civiltà attraverso la collezione di Ugo Sissa, con reperti che risalgono a oltre 5000 anni fa. Qui potrai ammirare tavolette con scrittura cuneiforme, sigilli cilindrici e altri oggetti che offrono uno sguardo sulla vita religiosa e culturale di questa antica civiltà.

    Infine, incluso nel prezzo del biglietto, potrai visitare il Tempio di Leon Battista Alberti situato all’esterno del museo, un affascinante edificio sacro del Rinascimento che incanta ancora oggi con la sua bellezza.

  7. MUSEO STORICO DEI VIGILI DEL FUOCO

    Vuoi scoprire i segreti dietro le uniformi, gli strumenti e le tecnologie che hanno reso possibile salvare vite e proteggere comunità? Sei pronto per un’avventura che ti porterà nel cuore dell’eroismo, dell’altruismo e della dedizione? Allora certamente la galleria storica dei Vigili del Fuoco di Mantova fa proprio al caso tuo!

    La Galleria Storica dei Vigili del Fuoco di Mantova è la più grande esposizione in Italia dedicata alla storia dei Vigili del Fuoco. Questo museo offre un viaggio attraverso i secoli, esplorando cimeli, mezzi e testimonianze che raccontano l’evoluzione di questa nobile professione.

    La collezione include divise ignifughe, maschere antigas, elmetti protettivi, veicoli a motore, un’imbarcazione fluviale e un autentico elicottero visitabile. Testimonianze risalenti ai primi anni del Settecento, come carrozze trainate da cavalli e una pompa a vapore, catturano l’immaginazione dei visitatori. Molti dei cimeli sono ancora funzionanti grazie al restauro.

    La galleria si trova in uno stabile vicino alla torre di Sant’Alò, parte del complesso monumentale del Palazzo Ducale. Aperta nel 1990 su iniziativa del comandante VF Nicola Colangelo, la galleria è curata dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Mantova e dalla Soprintendenza.

    Questa attrazione non è solo un’attrazione da visitare a Mantova, ma anche e soprattutto un tributo alla dedizione e al coraggio di coloro che hanno dedicato la loro vita a proteggere e salvare gli altri.

    Non ti resta che scoprire questo straordinario patrimonio e lasciarti ispirare dalla straordinaria storia dei vigili del fuoco.

  8. TORRE DELL’OROLOGIO DEL PALAZZO DELLA RAGIONE

    La torre dell'orologio è una delle attrazioni da visitare a Mantova

    Ti sei mai chiesto come si potesse misurare il tempo e scandire le ore del giorno, prima dell’avvento dei moderni orologi da polso e di quelli da parete? Sei appassionato di meccanismi antichi e vuoi fare un viaggio alla scoperta di capolavori di ingegneria antica in un luogo pieno di fascino e, al contempo, godere di una fantastica vista panoramica sulla città di Mantova? Allora la Torre dell’Orologio è il posto giusto per te!

    La Torre dell’Orologio, parte del Palazzo della Ragione, è un’attrazione storica situata in piazza delle Erbe a Mantova. Costruita nel XIII secolo dalla famiglia Canossa, in seguito fu utilizzata come sede comunale e mercato comunale. Durante il Quattrocento, i Gonzaga la chiamarono così perché vi stabilirono l’archivio notarile e il Consiglio che amministrava la “Ragione”, risolvendo le dispute della città.

    La torre subì importanti restauri nel Seicento e Settecento e nel 1942 venne progettato un restauro completo dall’architetto mantovano Aldo Andreani. Nonostante i danni causati dal terremoto dell’Emilia del 2012, è stata restaurata con successo. Ora ospita il Museo del Tempo, dove puoi fare “un viaggio nel tempo” grazie anche agli antichi meccanismi dell’orologio che sono esposti.

    La torre si snoda lungo cinque piani. Alla base si trova la ricostruzione del quadrante antico dell’orologio, che mostra le fasi lunari e gli avvenimenti celesti. Al secondo piano si può ammirare il complesso meccanismo dell’orologio astronomico, creato nel 1473 da Bartolomeo Manfredi. Al terzo piano si illustra la storia degli ingranaggi e la misurazione del tempo. Alla Sala del Tempo, al quarto piano, si esplora la storia della misurazione del tempo, dai primi calendari lunari alle moderne tecnologie. Infine, al quinto piano si trova la sala del Panorama, che offre una vista panoramica sulla città di Mantova e i suoi laghi circostanti.

    La Torre dell’Orologio rappresenta un viaggio attraverso la storia e l’ingegno umano nell’arte della misurazione del tempo, offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile.

    Non ti resta che andarci e buona visione!

  9. CASA DEL MANTEGNA

    Hai certamente già scoperto il pittore Andrea Mantegna, te ne ho parlato circa l’affresco che fece sul soffitto della camera degli Sposi a Palazzo Ducale, ma ti sei mai chiesto quale sia il luogo in cui un grande genio artistico come Andrea Mantegna ha trascorso gran parte del suo tempo, dando vita a capolavori senza tempo? Beh, permettimi di presentarti La Casa del Mantegna a Mantova!

    La Casa del Mantegna a Mantova è molto più di una semplice dimora, è un vero e proprio viaggio nel passato e nella mente del celebre pittore rinascimentale Andrea Mantegna. Costruita nel 1476, la casa fu donata a Mantegna da Ludovico III Gonzaga come riconoscimento per il suo straordinario lavoro presso la corte dei Gonzaga.

    Nonostante Mantegna visse nella casa per un breve periodo di tempo, il suo influsso artistico e storico rimane tangibile ancora oggi. L’edificio, con la sua struttura quasi quadrata e un cortile circolare al centro, mostra una precisione geometrica notevole, seguendo proporzioni regolate dalla sezione aurea. Le varie stanze della casa sono collegate da un percorso circolare, che ricorda l’atrio delle antiche domus romane, reinterpretato in chiave rinascimentale.

    Il cortile circolare è uno degli elementi più affascinanti della Casa del Mantegna, e la sua funzione precisa rimane oggetto di speculazione tra gli studiosi. Alcuni ipotizzano che potesse essere destinato ad ospitare la collezione di sculture e reperti archeologici di Mantegna, mentre altri ritengono che potesse essere prevista una copertura, mai completata né ritrovata nei disegni conosciuti.

    L’edificio è stato restaurato con cura nel corso dei secoli e oggi ospita esposizioni sulla vita e l’opera di Mantegna, offrendo ai visitatori l’opportunità di immergersi nell’arte e nella storia di Mantova. La Casa del Mantegna rappresenta un luogo di grande interesse culturale e artistico, un simbolo dell’importanza di Mantegna nella storia dell’arte rinascimentale e del patrimonio storico della città di Mantova.

    Non ti resta che visitare la Casa del Mantegna, che continua a ispirare e affascinare coloro che la visitano!

  10. CASA MUSEO OSANNA ANDREASI

    Ma chi l’ha detto che nobiltà di nascita deve per forza andare a braccetto con peccato e perdizione? Sei pronto a immergerti in un viaggio che unisce passione, storia e devozione, pur senza voti religiosi (se non negli ultimi 5 anni)? Ti incuriosisce scoprire l’eredità della Beata Osanna Andreasi, una figura proclamata venerabile soli 10 anni dopo la morte e beatificata nel 1694 da papa Innocenzo XII

    Beh allora sei pronto per scoprire la Casa Museo Osanna Andreasi, in cui la dominicana laica morì a Mantova nel 18 giugno 1505, un luogo un po’ nascosto e che passa quasi inosservato, dove le storie del suo passato di spiritualità e dedizione prendono vita.

    La Casa Museo Osanna Andreasi è un luogo intriso di storia e spiritualità, dove le vicende di questa straordinaria donna prendono vita e ispirano i visitatori. Osanna Andreasi, nata nel 1449 a Carbonarola, ha seguito fin da giovane le orme di Santa Caterina da Siena, manifestando visioni mistiche e una profonda devozione.

    La sua casa museo, costruita intorno al 1470 e appartenuta alla nobile famiglia Andreasi, conserva ancora i caratteri architettonici del tardo Quattrocento, con una facciata sobria e un basamento di mattoni a vista che conferiscono all’edificio un fascino senza tempo.

    All’interno della Casa Museo, i visitatori possono immergersi nella vita e nel culto di Osanna attraverso una ricca raccolta di oggetti, tra cui dipinti, sculture, oreficerie, libri miniati e altro ancora. Il giardino della casa museo, arricchito da una rientranza che un tempo conduceva alla chiesa di Sant’Egidio, offre un momento di pace e contemplazione ai visitatori.

    Questo luogo rappresenta non solo un tributo alla vita e al lascito spirituale di Osanna Andreasi, ma anche un’opportunità per i visitatori di riflettere sulla loro propria spiritualità e connessione con il divino.

    La Casa della Beata Osanna è sostenuta da un gruppo prezioso di 14 volontari, che contribuiscono alla sua gestione, alle visite guidate al suo interno e alla sua promozione. Non ti resta che andarci!

ALTRE ATTRAZIONI DA VISITARE A MANTOVA: CATTEDRALE E ALTRI LUOGHI DI CULTO

  1. CATTEDRALE DI SAN PIETRO APOSTOLO

    La Cattedrale di San Pietro apostolo è il cardine della vita religiosa mantovana ed è una delle attrazioni da visitare a Mantova, la principale della Mantova spirituale

    La Cattedrale di San Pietro Apostolo a Mantova, costruita per volere di Francesco Gonzaga IV, è un simbolo di fede e potere divino che ha assistito a eventi storici significativi. La sua architettura barocca, progettata da Giulio Romano, rivela tesori di bellezza in ogni angolo, dalle statue che si stagliano verso il cielo ai dettagli scolpiti con maestria.

    All’interno della cattedrale (anche detta Duomo di Mantova), opere d’arte, dipinti sacri, sculture preziose e affreschi raccontano storie di fede e devozione. L’impianto a croce latina con 5 navate e numerose cappelle laterali, la cupola sopra il presbiterio impreziosita da un affresco del Paradiso, parlano della grandezza dell’arte e della spiritualità.

    La cattedrale ospita le tombe di re, regine, vescovi e nobili, le cui vite sono intrecciate con la storia di Mantova. Un maestoso organo diffonde musica sacra, sollevando le anime e trasportando i visitatori in un mondo di contemplazione e preghiera. Questo luogo sacro è un tributo alla divinità e una fonte di ispirazione.

    Ti invito a concederti 20 minuti circa per avere la possibilità di esplorare questo luogo magico e a lasciarti avvolgere dalla sua bellezza e spiritualità durante il tuo prossimo viaggio a Mantova. La Cattedrale di San Pietro Apostolo ti attende con le sue porte aperte, pronta a trasportarti in un viaggio unico nel cuore della fede e dell’arte! Buona visita!

  2. BASILICA CONCATTEDRALE DI SANT’ANDREA APOSTOLO

    La basilica concattedrale di Sant'Andrea apostolo è una spettacolare basilica, è uno dei pochissimi posti a ospitare l'unica reliquia fisica di Gesù che si conosca (il Preziosissimo Sangue) ed è un'attrazione da visitare a Mantova

    Vuoi scoprire il luogo che conserva l’unica reliquia fisica di Gesù, almeno per quanto si conosca? Allora esplora la magnificenza della Basilica Concattedrale di Sant’Andrea Apostolo a Mantova: un viaggio attraverso la storia e la Spiritualità!

    La Basilica Concattedrale di Sant’Andrea Apostolo a Mantova è un luogo di grande importanza storica e spirituale. Le sue origini risalgono all’epoca paleocristiana, e dopo un incendio nell’894, fu ricostruita in stile protoromanico. La basilica, la più grande chiesa di Mantova, fu eretta nel XV secolo su progetto di Leon Battista Alberti, su un’antecedente chiesa legata alla madre di Matilde di Canossa.

    L’architettura della basilica è un capolavoro di stili che si fondono armoniosamente, con colonne imponenti, dettagli scolpiti e maestose volte. All’interno, opere d’arte, dipinti sacri, affreschi e altari raccontano storie di fede e spiritualità. La basilica ospita la cripta e le reliquie dei Sacri Vasi (che custodiscono l’unica reliquia fisica di Gesù, il Sangue), un luogo sacro per la riflessione e la preghiera. Questo edificio non è solo un luogo di culto, ma anche un punto di incontro tra il cielo e la terra, un faro di luce e speranza per la comunità di Mantova.

    Che tu sia un pellegrino in cerca di riflessione o un viaggiatore desideroso di scoprire la storia e la cultura della città, la basilica ti accoglie a braccia aperte, pronta a donarti un’esperienza indimenticabile!

  3. CRIPTA DEL SANTISSIMO SANGUE DI GESÙ

    La storia millenaria di questa cripta affonda le sue radici nelle antiche leggende medievali, che narrano di un tesoro sacro custodito nel cuore della città. La sua origine risale a tempi immemorabili, quando la fede e la devozione guidavano i fedeli nella costruzione di un luogo sacro per custodire il sangue di Cristo.

    La Basilica Concattedrale di Sant’Andrea Apostolo a Mantova custodisce una storia affascinante e sacra. Secondo la tradizione cristiana, il centurione romano Longino, dopo aver trafitto il costato di Gesù, sì pentì, si convertì, raccolse il sangue che ne sgorgò e lo portò con sé in Italia, fermandosi a Mantova nel 37 d.C, dove nascose la cassetta. Venne presto trovato dagli altri legionari romani che lo uccisero.

    Questa reliquia, custodita in una piccola cassetta di piombo con la scritta “Jesus Christi Sanguis“, fu ritrovata nell’anno 804 grazie a un sogno di un religioso. Questo evento portò alla santificazione di Longino e al riconoscimento delle reliquie, custodite nei cosiddetti “Sacri Vasi” della cripta del Santissimo Sangue di Gesù, situata proprio sotto una struttura ottagonale che sta davanti all’altare maggiore della soprastante basilica. Ogni anno, nel pomeriggio del Venerdì Santo, si svolge una cerimonia per l’apertura dei forzieri che custodiscono i due preziosi reliquari.

    Il culto del Preziosissimo Sangue è strettamente legato alla devozione eucaristica e simbolizza la Passione di Cristo e la sua offerta sacrificale per la salvezza dell’umanità (nell’Ultima Cena Gesù disse: questo è il calice del mio Sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me”.).

    Grazie alla passione delle guide volontarie del Touring Club di Mantova, i visitatori possono ammirare la magnificenza dell’architettura e del design della cripta, e ascoltare le leggende e le tradizioni legate al Santissimo Sangue di Gesù. Non ti resta che partecipare ad una delle visite guidate (ricordati di fare un’offerta libera al Touring Club, per sostenere i restauri!) a questo luogo così importante per la cristianità!

  4. ROTONDA DI SAN LORENZO

    La rotonda di San Lorenzo, la chiesa quasi millenaria, è un'attrazione da visitare a Mantova

    Adori i luoghi dalla storia millenaria? Vuoi scoprire il luogo sacro più antico di Mantova e la sua storia quasi millenaria? Allora sei pronto per conoscere la Rotonda di San Lorenzo!

    È un gioiello storico di Mantova, situata nella suggestiva Piazza delle Erbe, vicino alla Torre dell’Orologio e alla Basilica di Sant’Andrea. Considerata la chiesa più antica di Mantova, la sua storia risale all’epoca paleocristiana. La tradizione popolare attribuisce la sua edificazione a Matilde di Canossa intorno all’anno 1082. La chiesa presenta una struttura monoptero-periptera, suggerendo che potrebbe essere stata costruita su un precedente edificio romano.

    Nel corso dei secoli, la Rotonda ha subito trasformazioni radicali e ha perso la sua sacralità nel 1579, venendo utilizzata come magazzino e poi come cortile. Dopo essere stata nascosta per secoli, la Rotonda è stata riportata alla luce nel 1908 e successivamente restaurata. Oggi, la Rotonda è strettamente collegata alla reliquia del Sangue di Cristo, conservata nella vicina cripta della Basilica di Sant’Andrea, e fa parte del percorso di pellegrinaggio a questa importante reliquia cristiana.

    Oggi è ora aperta al pubblico come monumento, offrendo ai visitatori un tuffo nella storia e nell’arte medievale di Mantova.

  5. CHIESA DI SANTA MARIA DEL GRADARO

    La chiesa di Santa Maria del Gradaro sorge sul luogo in cui fu martirizzato Longino

    Hai già scoperto Longino, colui che portò a Mantova il Sangue di Gesù, ma ti sei chiesto dove fu martirizzato? Poteva un luogo così non essere celebrato? Certamente No! La risposta è la Chiesa di Santa Maria del Gradaro, in quanto si ritiene che sia stata costruito proprio sul terreno sul quale Longino fu trovato dai suoi ex commilitoni e ucciso barbaramente.

    La Chiesa di Santa Maria del Gradaro, piccola e raccolta, è un tesoro nascosto di Mantova che traccia la sua storia fin dall’anno 1256, quando le prime pietre furono posate con devozione. Il nome “Gradaro” evoca antiche origini, derivante dalla parola latina “cretarium”, che riflette la natura del terreno, un tempo un cumulo di creta, su cui sorse questo luogo sacro.

    La facciata della chiesa è una capanna arricchita con un portale che si ergono maestosi. Il rosone e il portale accolgono i visitatori con grazia, invitandoli a scoprire i segreti custoditi all’interno. Una volta varcata la soglia, ci si ritrova immersi in un ambiente diviso in 3 navate dalle arcate ogivali e impreziosito da spettacolari affreschi duecenteschi testimonianza di un passato glorioso e di un’evoluzione artistica. Suggestivo è anche il chiostro del convento che è annesso alla chiesa di Santa Maria del Gradaro.

    Situata in Via Gradaro, 42, la chiesa sorge vicino al centro cittadino, cullata dalla storia e circondata dalla bellezza della città. La sua posizione la rende non solo un punto di riferimento spirituale, ma anche un gioiello architettonico che forse passa un po’ inosservato, ma che merita comunque una visita.

    Dopo il terribile tumulto della Seconda Guerra Mondiale, la chiesa attraversò periodi bui, trasformandosi da luogo di culto a campo di concentramento e rifugio per profughi. Tuttavia, la sua resilienza fu evidente quando, nel 1966, il convento fu restaurato e rilevato dalle suore Oblate dei Poveri di Maria Immacolata. Oggi, la chiesa non solo celebra la sua antica storia, ma continua a essere un faro di speranza e spiritualità per la comunità locale.

  6. SINAGOGA NORSA

    Ti sei mai chiesto qual è una delle religione più antiche di tutte? Vorresti visitarne un suo luogo di culto?

    Beh allora devi sapere che la religione più antica in assoluto è lo sciamanesimo che, sebbene non ci sia accordo tra gli studiosi, si ritiene abbia oltre 300 000 anni; tuttavia, considerando soltanto quelle ancora largamente professate, una delle più antiche è certamente l’ebraismo. Questa religione, che conta circa 13 milioni di fedeli (35 000 in Italia), risale all’Età del Bronzo, quindi ha almeno 3100 anni!

    La Sinagoga Norsa-Torrazzo di Mantova, l’unica superstite in città, è un luogo di grande importanza storica e culturale. Prende il nome dalla famiglia Norsa, una delle più antiche e rispettate famiglie ebraiche di Mantova. La sinagoga fu costruita nel 1489 come sinagoga privata da Judah ben Menahem Norsa.

    Dopo essere stata devastata nel 1630, la comunità ebraica la ricostruì tra il 1633 e il 1635, trasformandola da un luogo privato in uno spazio pubblico. Nel 1751, fu completamente rinnovata in stile tardo barocco. Prima della sua demolizione nel 1899, furono conservati i calchi di tutte le decorazioni e gli arredi furono messi al sicuro. Venne ricostruita in una nuova sede dove trovarono posto gli arredi originali e, grazie ai calchi, tornarono a risplendere tutte le decorazioni originali.

    Oggi, la sinagoga è un luogo di preghiera e riflessione, con una sala di preghiera ornata di stucchi elaborati e i due simboli sacri: l’Aron, l’armadio sacro che contiene i rotoli della sacralissima Torah, e il leggio sul cui posarli, la Tevah, entrambi posti maestosamente in due nicchie monumentali che si fronteggiano. Ogni dettaglio riflette la fede ebraica e il fervore della famiglia Norsa.

    La sinagoga ospita anche un Archivio storico, accessibile solo su appuntamento per motivi di studio o di lavoro. La Sinagoga Norsa-Torrazzo continua a promuovere la cultura ebraica e a preservare il suo ricco patrimonio per le generazioni future.

    Oggi, la Sinagoga Norsa Torrazzo apre gratuitamente le sue porte al pubblico, a prescindere dalla religione, offrendo a tutti l’opportunità di esplorare questo luogo straordinario e di connettersi con la sua storia e la sua spiritualità.

  7. MADONNA DELLA VITTORIA

    L'ex chiesa della Madonna della Vittoria fu fatta edificare in segno di gratitudine per una vittoria militare ed era il luogo originario della pala d'altare della Madonna della Vittoria di Mantegna, che oggi risplende al Louvre di Parigi

    Nel fervore del Rinascimento, il Marchese Francesco Gonzaga fece erigere la maestosa Chiesa di Santa Maria della Vittoria, un monumento alla gloria di Mantova. La sua nascita fu ispirata dalla vittoria trionfante contro Carlo VIII nella battaglia di Fornovo. Il consigliere del Marchese, frate Girolamo Redini, spinse tenacemente per questa audace impresa, dando vita a un simbolo di gratitudine e devozione.

    L’edificazione non andò certo liscia come l’olio, anzi! Devi sapere che accadde un evento che scosse le fondamenta della città: un banchiere ebreo, conosciuto come Daniele da Norsa, osò alterare una sacra rappresentazione della Vergine con il proprio stemma. L’indignazione popolare si tramutò in azione e la casa del banchiere fu demolita dalla rabbia dei mantovani.

    Tuttavia, il ritorno del Marchese vide una svolta: l’ira si trasformò in misericordia e, su consiglio di Sigismondo Gonzaga, il banchiere fu incaricato di erigere una cappella come riscatto. La pala d’altare, dipinta da Andrea Mantegna, incarnò la gratitudine del Marchese e il suo legame con la Vergine Maria, offrendo un’immagine di protezione e trionfo.

    La Chiesa di Santa Maria della Vittoria si erge con maestosità sulla piazzetta di san Simone, risplendendo con l’eleganza tardogotica. Una volta varcato il suo portone, ci si ritrova immersi in un’atmosfera che fonde storia e devozione. Adesso è adibita a centro esposizioni e convegni, ma conserva la sua spiritualità originaria.

    Gli interni conservano l’antica suddivisione in due piani, testimonianza di un passato glorioso. Il piano superiore, adornato da tre volte a crociera, è un viaggio nel tempo attraverso la maestria architettonica del 1877. Il piano inferiore, invece, è un trionfo di dettagli: un soffitto ligneo sorretto da mensole, pareti ornate da fornici incorniciati da paraste e una tappezzeria a finto cuoio cordovan che incanta lo sguardo.

    Il cuore della chiesa, la pala di Santa Maria della Vittoria di Andrea Mantegna, una volta in loco, fu trafugata dai soldati napoleonici nel 1797 durante il dominio di Napoleone su Mantova e ora risplende nel celeberrimo museo Louvre di Parigi, ma la sua aura di grazia e vittoria permea ancora ogni angolo di questo ex sacro santuario. Oggi è un luogo per mostre e convegni culturali.

TESORI NASCOSTI: ATTRAZIONI DA VISITARE A MANTOVA IN 4 POSTI STORICI MENO NOTI

Vuoi scoprire 4 posti storici meno noti della città dei Gonzaga, ma egualmente meritevoli di visita? Prossimamente cliccando sul titolo di questa sezione potrai scoprirli!

ULTERIORI ATTRAZIONI DA VISITARE A MANTOVA: LAGHI MANTOVANI E OASI NATURALISTICA DEL MINCIO

Sapevi che Mantova è bagnata da ben 4 laghi e 1 fiume? Beh certo non sono laghi famosi quanto il lago di Garda, il più grande d’Italia, il lago di Como, reso famoso da Manzoni, o il lago Maggiore, reso famoso dai Borromeo, ma sono comunque un’affascinante oasi di natura, pace e tranquillità da scoprire e certamente sono attrazioni da visitare a Mantova al pari di tutte le altre!

I 4 laghi di cui ti sto per raccontare derivano dal fiume Mincio, emissario del lago di Garda, e sono dovuti sia a dei rigonfiamenti del letto fluviale, che a spettacolari opere d’ingegneria idraulica.

  1. LAGO SUPERIORE

    Il Lago superiore è un'attrazione da visitare a Mantova

    Il Lago Superiore di Mantova, il più grande e profondo dei laghi della città, è un gioiello di ingegneria idraulica. La sua profondità, regolata a 18 metri, è stata possibile grazie al manufatto di sostegno del Vaso di Porto, creando un’oasi di bellezza e sicurezza. La diga, nota come Ponte dei Molini, alimentava dodici mulini, ognuno dedicato a un Apostolo.

    Dopo la sua distruzione durante la Seconda Guerra Mondiale, il lago ha subito una trasformazione epica. Oggi, grazie alla centrale idroelettrica “Vasarina”, il dislivello tra il Lago Superiore e il Lago di Mezzo è sfruttato per la produzione di energia elettrica, alimentando le case di circa 800 famiglie.

    Il Lago Superiore, parte della riserva “Valli del Mincio”, è molto più di una semplice fonte di energia: è un paradiso floreale durante i mesi estivi, grazie all’introduzione del fiore di Loto da parte della dottoressa Maria Pellegreffi nel 1921. Questo luogo incantevole, con le sue acque cristalline e i suoi tesori nascosti, è pronto ad accoglierti e a stupirti con la sua bellezza senza tempo.

  2. LAGO INFERIORE

    Il Lago inferiore è un'attrazione da visitare a Mantova

    Il Lago Inferiore di Mantova, pur essendo il più modesto dei tre laghi della città per dimensioni e profondità, è un gioiello nascosto che sorprende con la sua bellezza discreta. Questo lago offre un rifugio di pace e tranquillità, ideale per chi cerca un momento di respiro dalla frenesia della vita quotidiana.

    La sua atmosfera rilassante e le sue acque calme rendono le passeggiate sul suo lungolago pedonale un’esperienza rigenerante. Il Lago Inferiore è collegato alla terraferma dalla maestosa diga Masetti, che non solo regola le acque del lago, ma crea anche un ambiente unico e affascinante, riflettendo la bellezza e la diversità della natura.

    Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1947, i terreni sulla riva sinistra del Lago Inferiore hanno subito una trasformazione epocale con la nascita della zona industriale di Mantova. Questo ha aperto un nuovo capitolo nella storia del lago, portando nuove opportunità e sfide per la comunità locale. Il Lago Inferiore di Mantova, con le sue acque cristalline e i suoi segreti nascosti, è pronto ad accoglierti e a stupirti con la sua tranquilla grandezza.

  3. LAGO DI MEZZO

    Il lago di Mezzo e il suo lungolago sono una delle attrazioni da visitare a Mantova

    Il lago di Mezzo è il più piccolo tra i laghi di Mantova ed è regolato abilmente a 3 m più basso del lago Superiore e alla stessa quota di quello Inferiore (15 m slm). Separato dal Lago Inferiore dalla maestosa diga e dal ponte di San Giorgio, il Lago di Mezzo è un luogo intriso di storia e tradizione.

    Originariamente costruito nel lontano 1199, questo ponte coperto con ponte levatoio era una testimonianza dell’ingegno umano e della forza della comunità locale. Sebbene la sua copertura sia scomparsa nei decenni successivi, le sue arcate sotterrate sono ancora un tributo alla sua maestosità passata.

    Ma il vero tesoro unico del Lago di Mezzo di Mantova risiede nelle sue acque stesse. Qui, si può trovare una rarità autoctona: il cosiddetto “Trigol”, come dicono i mantovani, o Trapa natans, come lo chiamano i botanici, conosciuto anche come castagna d’acqua. Questo frutto commestibile, raccolto durante il tardo autunno, è una prelibatezza locale che riflette la ricchezza biologica e la diversità del lago. È addirittura usato a scopo ornamentale per produrre portachiavi ed altre decorazioni uniche, che ti ricorderanno l’unicità di questo lago.

  4. OASI NATURALISTICA DEL MINCIO

    L'oasi naturalistica del Mincio e dei laghi, con la distesa di fiori di Loto e ninfee, è una delle attrazioni da visitare a Mantova

    È la spettacolare zona campestre che circonda il Mincio, in cui la natura regala un’esplosione di biodiversità. Al fine di tutelare questa pregiata zona di vita, quest’area è protetta dalle leggi nazionali, così come i laghi. Questo fa si che sia possibile nel tempo lasciarsi trasportare dall’entusiasmo per la meravigliosa biodiversità dell’Oasi del Mincio, che oltre ai fiori di loto che hai già conosciuto e alle ninfee comprendono: Uccelli, Anfibi, Rettili, Invertebrati e Pesci (che scoprirai cliccando sul titolo della sezione).

     

    Ogni specie contribuisce al mosaico di vita che rende l’Oasi del Mincio un luogo così speciale e vitale per la conservazione della fauna selvatica. È un paradiso per gli amanti della natura e un tesoro da preservare per le generazioni future!

    ALTRI LAGHI

    Esiste anche il lago di Andes, situato a valle del lago Inferiore. Nel territorio bagnato da questo laghetto venne alla luce una personalità talmente speciale da essere stata scelta dal Sommo Poeta Dante Alighieri per fagli da guida nell’Inferno e nel Purgatorio. Mi sto riferendo a Virgilio, che nacque proprio ad Andes (oggi frazione del comune di Mantova).

    Fino a un centinaio d’anni fa esisteva anche un altro lago, oggi prosciugato, che puoi scoprire qui!

SITO DEL COMUNE DI MANTOVA

AUTOLINEE URBANE E PROVINCIALI

 

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