Treviso è una città che ti conquisterà con il suo fascino e la sua storia, con le sue bellezze artistiche e naturali, con la sua cultura e la sua gastronomia. Treviso è una città che sa sorprendere e incantare, che ti farà scoprire tesori nascosti e angoli suggestivi, che ti farà vivere emozioni e sensazioni uniche. Treviso è una città che ti aspetta per farvi innamorare!
Volete scoprire cosa vedere a Treviso e quali attrazioni ha in serbo per te? Leggi fino in fondo per scoprirlo!
Iniziamo!
La città di Treviso è divisa tradizionalmente in sei quartieri, ognuno con le sue caratteristiche:
LA PIAZZA: LE PRINCIPALI ATTRAZIONI DA VISITARE A TREVISO
Stai visitando la città per la prima volta? Non puoi certamente perderti le 9 attrazioni del cosidetto quartiere “la piazza”, ovvero quello più centrale e storico. Iniziamo!
LA FONTANA DEI TRE VISI
Questa singolare fontana è la prima tra le attrazioni da visitare a Treviso che ti presento. Certamente il nome Treviso, ti fa venire in mente battute riguardanti tre visi e, infatti, da questa fontana l’acqua zampilla dalle bocche di 4 leoni sormontati da tre busti ed altrettanti 3 volti maschili e si raccoglie in una bacinella ottagonale, che è una copia moderna (ma fedele) dell’originale andata perduta, deve il suo nome alla leggenda sull’origine del nome della città. Vuoi sapere quali, clicca sul titolo per scoprirla!
CA’ DEI RICCHI
La Cà dei Ricchi, oppure detta Villa Azzoni Avogadro è un tesoro nascosto che attende solo di essere scoperto! Questo edificio spettacolare, costruito nella seconda metà del Trecento, è stato la dimora della famiglia nobile Azzoni Avogadro. Dopo essere diventata sede comunale, è stata restaurata ed aperta al pubblico nel 2013 grazie alla concessione comunale a Treviso Ricerca Arte.
Qui, gli amanti dell’arte moderna possono godere di mostre d’arte, concerti jazz e proiezioni di film. Ma non è solo l’arte a catturare l’attenzione dei visitatori: la Villa Azzoni Avogadro è un edificio che non passa certo inosservato. Le sue finestre in stile veneziano e i muri decorati con motivi floreali lo distinguono dagli altri edifici circostanti. Ma è all’interno che la Villa Azzoni Avogadro incanta e meraviglia per i suoi sontuosi affreschi e le decorazioni altamente dettagliate dei portici e dei soffitti. Non perdere l’occasione di visitare questo gioiello architettonico!.
CATTEDRALE DI SAN PIETRO
Nel centro storico di Treviso, non potete non rimanere incantati dalla cattedrale di San Pietro, il maestoso luogo di culto che è il cuore della vita liturgica della diocesi. La cattedrale è un capolavoro di architettura, che racchiude in sé secoli di storia e di arte. Qui potete ammirare la fusione di diversi stili architettonici, che si armonizzano tra loro in un insieme sorprendente.
La cattedrale è anche un luogo di memoria e di testimonianza, infatti, al di sotto del piano stradale, potrete visitare la cripta in cui i fedeli anticamente si rifugiavano durante le persecuzioni, allo scopo di professare segretamente il culto cristiano (l’amore per Dio vince sempre sull’odio e sulla violenza!). Potrete anche rendere omaggio ai santi patroni e ai vescovi della città, che qui riposano in pace.
MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA
Poteva una cattedrale così maestosa, stare senza un museo che ne celebrasse la storia e la meravigliosa arte sacra? Assolutamente no! Nelle canoniche antiche, dove anticamente dimorava il vescovo, è stato ricavato un delizioso spazio espositivo per fare ammirare la meraviglia che si scatena quando l’arte incontra la fede cristiana.
Qui potete ammirare una collezione di paramenti sacri, arredi e cimeli provenienti dagli scavi archeologici, che vi raccontano la storia della cattedrale e della diocesi. Potete anche apprezzare una selezione di pitture a tema religioso, che vi mostrano la devozione e la creatività degli artisti. E non perdetevi la splendida oreficeria, che vi farà brillare gli occhi con i suoi ori e i suoi gioielli. Pensate che un tempo i vescovi li usavano per dire messa e per fare le processioni!
LOGGIA DEI CAVALIERI
La loggia dei cavalieri, che si trova vicino a piazza dei Signori, è un luogo che racconta la storia e il fascino di questa città veneta. La loggia dei cavalieri è un edificio medievale che era il luogo di ritrovo e di svago dei nobili trevigiani. La loggia ha una forma quadrata, con arcate su tre lati e una facciata in pietra. La loggia è decorata con affreschi che raffigurano scene cavalleresche e simboli della Repubblica di Venezia.
La loggia dei cavalieri era il simbolo del potere nobiliare e politico. È un luogo unico nel suo genere al quale sono state assegnate varie funzioni nel corso del tempo. Caduto in disuso a inizio Ottocento, è stata acquistata dal comune nel 1889, è stata restaurata e riportata al suo antico splendore ed è pertanto una delle imperdibili attrazioni da visitare a Treviso!
PIAZZA DEI SIGNORI
Vuoi scoprire l’anima della città? Allora vi dovete recare in piazza dei Signori, la piazza più importante di Treviso, dove si affacciano i palazzi della Signoria. La piazza ha una forma rettangolare, pavimentata con lastre, e ospita il Cal Maggiore, il Palazzo dei Trecento, il Palazzo del Podestà, la Torre civica e il Palazzo Pretorio, sede degli uffici della provincia e della Prefettura.
Il suo nome non deriva, come è facile credere, dal fatto che fosse dedicata alle classi agiate, ma bensì dalla vicinanza con il Palazzo della Signoria: questo edificio ospitava il Podestà e tutto il suo seguito. Ai tempi questa carica non poteva essere né trevigiana, né residente nelle vicinanze, ma si trasferiva lì e quindi abbisognava di una residenza stabile, individuata quindi nel palazzo della Signoria.
La piazza è il cuore della vita sociale e culturale di Treviso, dove si svolgono eventi, manifestazioni, concerti e mostre. Alcune di queste sono Rassegna Internazionale del Folclore, Rossotreviso, la mostra mercato del Radicchio di Treviso e Gelato di Marca.
Questa piazza è, inoltre, ricca di bar e ristoranti per concedersi un aperitivo o gustare uno dei piatti della cucina trevigiana, tra cui è assolutamente da provare il risotto con il radicchio rosso di Treviso: un primo piatto cremoso e saporito, preparato con il famoso radicchio rosso di Treviso, una varietà di insalata croccante e leggermente amarognola, che si sposa perfettamente con il riso e il formaggio.
Altri piatti tipici sono la pasta e fagioli, l’anguilla alla veneta e la sopa coada!
PALAZZO DELLA RAGIONE O DEI TRECENTO
Treviso è una città che ha un cuore antico e vivo, che batte nella sua piazza principale: Piazza dei Signori. Qui si trova il Palazzo dei Trecento, un edificio monumentale che è il simbolo della città e della sua storia. Il palazzo risale al 85-1213 ed era la Domus comunis, quando era la casa comune, cioè il municipio, dove si riunivano i rappresentanti del popolo.
In seguito, divenne il tribunale, dove i 300 membri dell’Assemblea dei Consoli, amministravano la Ragione, ovvero decidevano su cause e controversie. Da qui il nome di Palazzo della Ragione o dei Trecento, che ricorda il ruolo e il potere di questa istituzione.
Il palazzo è un capolavoro di architettura, che mostra la sua maestosità e la sua eleganza. Il palazzo ha una facciata in pietra, con tre grandi portali e una serie di finestre bifore. Il palazzo ha anche una torre campanaria, che domina la piazza e segna le ore. Il palazzo ha un salone interno, dove si svolgono le riunioni del consiglio comunale, ma anche altri eventi culturali.
Il palazzo è sede di alcuni uffici municipali, pertanto sebbene luogo pubblico e accessibile senza restrizioni, è visitabile turisticamente solo in occasioni speciali. Infatti esso rappresenta anche un sito espositivo per mostre temporanee, cerimonie, esposizioni e altri eventi culturali. Il palazzo è un luogo che vi farà scoprire la storia e la vita di Treviso, una città che ha saputo conservare il suo patrimonio e la sua identità. Se visitate Treviso, e ne avete la possibilità non potete non visitare il Palazzo dei Trecento, che vi farà vivere un’esperienza unica e indimenticabile.
COMPLESSO ECCLESIASTICO DI SAN VITO E SANTA LUCIA: DUE CHIESE CHE RACCONTANO LA STORIA E IL MISTERO DI TREVISO
Avreste mai detto che un luogo grigio e cupo pieno di grida e di sofferenza, possa dare origine ad un suggestivo ed affascinante luogo di pace e silenzio? Ebbene sì tra questi, ci sono le due chiese di Santa Lucia e San Vito, che si trovano vicino alla piazza dei Signori, il salotto della città. Queste due chiese sono unite da un legame antico e misterioso, che affonda le sue radici nel passato più remoto e oscuro di Treviso.
A fianco delle carceri trevigiane sorgeva una piccola chiesetta nella quale veniva garantita la spiritualità ai carcerati. Questo luogo sacro era intitolato a Santa Maria delle Carceri e attiguo alla chiesa romanica di San Vito. Nel 1354 le carceri andarono a fuoco e furono abbandonate.
Alla fine del Trecento, fu costruito un palazzo pubblico a ridosso della chiesa di San Vito, inglobando così la chiesa carceraria. Il 13/12/1389 il governo della Repubblica di Venezia si insedia a Treviso ed, essendo che quel giorno era la ricorrenza di Santa Lucia (che è patrona osservatrice di Venezia), il piano terra dell’edificio fu consacrato e dedicato a Santa Lucia, pur lasciandovi anche l’altare di Santa Maria delle Carceri.
Circa 200 anni dopo (nel 1561) vennero concessi i lavori di ampliamento del Monte di Pietà, a condizione che lo stesso restaurasse adeguatamente e a proprie spese la chiesa di San Vito che, quindi prende la forma attuale.
Questo complesso oggi è situato vicino alla piazza dei Signori e consiste in due chiese contigue con caratteristiche contrastanti tra loro che, quindi, incrementano notevolmente la suggestività del luogo e gli danno un tocco di magia.
La chiesa di Santa Lucia è una chiesa trecentesca, che conserva il fascino e il mistero di un luogo che ha visto tanta sofferenza e tanta fede. La chiesa è raccolta e poco luminosa, ma ha dei soffitti a volta alti e slanciati, che sono interamente affrescati con pitture pregevoli e dettagliate. La chiesa è un gioiello d’arte, che vi farà sentire l’atmosfera di un tempo lontano.
Attraverso una porticina vicino all’abside, si accede alla chiesa di San Vito, che è una chiesa cinquecentesca, che ha una storia diversa e una forma diversa. La chiesa di San Vito fu ampliata nel 1561, grazie al contributo del Monte di Pietà, che si occupò anche di restaurarla adeguatamente. La chiesa di San Vito è una chiesa bassa e poco decorata, ma molto estesa e molto luminosa. La chiesa è un luogo di pace e di silenzio, che vi farà respirare la serenità e la semplicità.
Le due chiese di Santa Lucia e San Vito sono due chiese che raccontano la storia e il mistero di Treviso, una città che ha saputo trasformare un luogo di dolore in un luogo di bellezza. Se visitate Treviso, non potete non visitare queste due chiese, che vi faranno vivere un’esperienza unica e indimenticabile.
FONTANA DELLE TETTE
Vuoi vedere qualcosa di davvero bizzarro che ricordai a lungo? Ti basta camminare per circa 100 m da piazza dei Signori, per recarti alla Galleria della Strada Romana e lasciarti stupire da un’opera d’arte veramente speciale.
Realizzata in pietra d’Istria per volere del podestà (allora il sindaco era chiamato così) Alvise de Ponte in occasione di una forte siccità per dimostrare che lui voleva una città che potesse dissetare i cittadini proprio nel momento del maggior bisogno, come una mamma fa allattando amorevolmente il proprio pargolo.
Ufficialmente, è per questo motivo che decise che la statua dovesse raffigurare una donna con i capelli raccolti e il seno nudo che, spremuto da ambo le mani, faceva zampillare acqua dai capezzoli! Quella che puoi vedere adesso, purtroppo, è solo una copia, sebbene abbastanza fedele. Sei curioso di sapere le storia e le leggende che aleggiano sulla statua? Clicca sul titolo per accede al dettaglio!
COSA VEDERE A TREVISO NEL QUARTIERE I MULINI
CA’ DEI CARRARESI
Ca’ o Casa dei Carraresi e la confinante e molto meno nota Casa Brittoni sono due edifici storici di Treviso che hanno avuto diverse funzioni e trasformazioni nel tempo. Casa dei Carraresi era originariamente l’“Hospicium“ di Treviso, cioè un’osteria (Osteria dalla Croce) che ospitava i viaggiatori in arrivo dall’Austria o addirittura dalla Germania, poi divenne una sede dei funzionari e dei soldati dei Da Carrara, una nobile famiglia veneziana, che si dice la requisirono con la forza.
Casa Brittoni era confinante con Casa dei Carraresi e nel 1396 Giovanni Berton (gestore dell’antica Osteria alla Croce) decise di acquistare anche tale edificio. Entrambi gli edifici furono ristrutturati nel XIV e XV secolo, sostituendo le strutture in legno con quelle in muratura e creando un podiulum (terrazza) sul fiume Cagnano, che ci scorre in parte sotto.
Oggi, i due edifici sono uniti e ospitano eventi culturali e mostre internazionali e costituiscono certamente una delle attrazioni da visitare a Treviso. Gli edifici sono in stile romanico, con mattoni a vista, porticati, bifore e trifore. All’interno, si possono ammirare affreschi medievali di grande valore, specialmente nella parte che un tempo era Ca’ Brittoni. Il più pregevole è certamente la “Madonnina col Bambino”.
COSA VEDERE A TREVISO NEL QUARTIERE IL MERCATO
PORTA SAN TOMMASO
Vuoi scoprire la maestosità di Porta San Tomaso a Treviso? Questa porta monumentale è un’opera d’arte cinquecentesca che incanta con la sua storia e architettura, rappresentando il varco sulle mura storiche situato in direzione Nord.
Costruita nel 1518 per volontà del podestà Paolo Nani, Porta San Tomaso (che originariamente era destinata a chiamarsi “Porta Nana”) è una testimonianza tangibile del ricco patrimonio storico di Treviso, la sua imponente struttura è coronata dalla statua di San Paolo, che veglia silenziosamente sull’entrata della città da secoli, è rivestita di pietra d’Istria e si erge con eleganza lungo la strada Pontebbana.
La sua vera peculiarità che la distingue dalle altre porte storiche è la singolare cupola in legno e piombo. Il leone di San Marco (simbolo di Venezia) non era presente all’inaugurazione, ma bensì fu aggiunto nel 1857 e domina la sua facciata.
Testimone di epoche passate, ha ospitato persino i binari tranviari della linea 1 tra il 1910 e il 1938. Nel 2011, dopo un accurato restauro di ambedue le facciate, è stata chiusa al traffico motorizzato per questioni conservative, trasformandosi pertanto in un simbolo di quiete della città, nonché una delle attrazioni da visitare a Treviso!
Non ti resta che visitarla perché è molto più di una semplice entrata nella città: è un portale verso un mondo di meraviglia!
Il ponte Dante è situato nel quartiere latino, quello che ospita l’Università e l’Archivio di Stato, ed è stato progettato dal tenente dalmata Gasparre Petrovich, durante la dominazione napoleonica della città. Per i fatti che si trova su un terreno molto debole, per effetto dei depositi fluviali di sabbia e fango, la vicinanza del porto fluviale, la corrente e l’ampiezza, l’idea progettuale era già molto sfidante e gli valse il nome di ponte dell’Impossibile, proprio perché si riteneva impossibile costruirne uno in quella posizione. Per questo motivo già sarebbe una delle attrazioni da visitare a Treviso. Inoltre, seicento anni dopo la nascita di Dante Alighieri, nel 1865, fu chiamato ponte Dante, in memoria di una profezia emessa da uno spirito del Paradiso, che il Sommo Poeta riporta nella sua Divina Commedia. Curioso di sapere quale? Clicca sul titolo per conoscerla! Vi piacciono le monumentali porte che si aprivano nelle mura antiche? Allora vi piacerà Porta Altinia! Questa è una delle tre porte che si aprono sulle mura cinquecentesche di Treviso, insieme alle Porte di San Tomaso e dei Santi Quaranta. La porta Altinia è la porta sud e non è così mastodontica e decorata, ma probabilmente più aggraziato ed elegante. La porta ha un aspetto sobrio e elegante, con mattoni a vista e poche decorazioni in pietra. Le decorazioni a bassorilievo e gli affreschi di Pompeo Amalteo sembravano quasi volere esprimere grazia ed eleganza, invece di robustezza, forza e struttura. Oggi si può ammirare soltanto il Leone Alato simbolo di Venezia, ma in origine troneggiavano anche la statua della Madonna intenta a colloquiare con l’Arcangelo Gabriele che le stava annunciando l’imminente gravidanza del Salvatore. La porta permetteva l’accesso alla città da Mestre e Venezia attraverso il Terraglio, e prende il nome dalla città romana di Altino (città devastata dagli Unni di Attila insieme a Verona, Vicenza e Padova tra il 400 e il 500) , dalla quale si poteva giungere attraverso la provinciale “Jesolana” e di qui passavano tutte le merci che non seguivano la via fluviale del Sile. Oggi purtroppo non esistono più gli affreschi, ma la porta ha conservato intatto il suo fascino ed è comunque una delle attrazioni da visitare a Treviso! Vuoi scoprire come la città di Treviso onora il sacrificio estremo dei militari trevigiani durante la Grande Guerra? Allora ti presento Il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, noto anche semplicemente come “Gloria“. Questa non è solo una bella scultura, ma è un simbolo di grande importanza per Treviso ed è situato nell’angolo nord-est di Piazza della Vittoria ed è certamente una delle attrazioni da visitare a Treviso. Inaugurata nel 1931 con la presenza del re Vittorio Emanuele III, questa maestosa opera commemorativa è stata eretta per onorare il sacrificio della città e dell’intera provincia durante la Grande Guerra. Non fu realizzata certo da uno scultore qualsiasi, ma bensì dal vincitore di un concorso nazionale del 1926: lo scultore Arturo Stagliano. La Gloria è un capolavoro artistico che rappresenta un tributo commovente al coraggio e al sacrificio di tutti i caduti per la patria. La sua costruzione ha dato vita a una nuova piazza, chiamata Piazza della Vittoria perché il Regno d’Italia aveva vinto la Prima Guerra Mondiale), unendo due piazze preesistenti e diventando un punto centrale nella vita cittadina. La Gloria non è solo un simbolo regionale, ma anche un punto di riferimento nazionale per la sua importanza storica e artistica. La sua storia intricata e il suo significato profondo li potrai approfondire presso il museo, la biblioteca e l’archivio comunale di Treviso. Invitando alla riflessione e alla commemorazione, il Monumento ai Caduti “Gloria” offre ai visitatori l’opportunità di onorare il sacrificio dei caduti e di riflettere sulle lezioni della storia, mantenendo viva la memoria delle generazioni passate. Non ti resta che recarti a omaggiare il sacrificio estremo di tante persone che hanno dato la vita per la patria! Vuoi immergerti nella storia della porta dei Santi Quarata che oggi rappresenta il varco sulle mura in direzione Ovest? Beh devi sapere che questa è una delle 3 imponenti porte che adornano le mura cinquecentesche di Treviso. Situata all’estremità di borgo Cavour, questa porta un tempo garantiva l’accesso alla città da ovest, verso Castelfranco, Vicenza, Padova e Feltre, portando con sé secoli di fascino e mistero. Oggi è una delle numerose attrazioni da visitare a Treviso! Questa porta fu costruita nel 1516, si presuppone su progetto di Alessandro Leopardi, per volere del podestà veneziano Andrea Vendramin. Questa porta fu inizialmente chiamata “Porta Vendramina” con chiaro intento autocelebrativo e fu perfino dotata di una targa che incensava il podestà. Ma questa cosa non piacque affatto al Consiglio dei Dieci (organo esecutivo della Repubblica di Venezia) che, pertanto intervenne immediatamente e sostituì il nome in “Porta Santi Quaranta”. Contestualmente fu anche comandata la rimozione dell’iscrizione; ancora oggi i segni della scalpellatura sono chiaramente visibili sul fornice meridionale. Il nome ricorda i quaranta martiri di Sebaste a cui era intitolata l’attuale chiesa di Sant’Agnese. In precedenza Treviso era già fornita di una porta medievale intitolata ai Santi Quaranta martiri: sorgeva lungo borgo Cavour, ma in posizione più arretrata rispetto a quella attuale. Questa antica struttura è ancora riconoscibile nella Pala di Santa Cristina di Lorenzo Lotto, lasciando tracce tangibili della sua presenza nel tessuto storico della città. Nel 1508, a seguito della lega di Cambrai, le mura e le porte medievali di Treviso furono purtroppo demolite per far posto a una nuova fortezza. Così, nacque la Porta Santi Quaranta nel 1516, con la sua posizione rivolta verso ovest, pronta a proteggere la città e a offrire una vista mozzafiato sulla pianura verso Padova, Vicenza e Feltre. Non ti resta che visitarla perché tra le sue mura secolari, troverai un portale verso il passato che ti incanterà e ti affascinerà con ogni suo dettaglio!COSA VEDERE A TREVISO NEL QUARTIERE LE RIVIERE
PONTE DANTE – UNA SFIDA IMPOSSIBILE E UNA PROFEZIA CELESTE
PORTA ALTINIA
COSA VEDERE A TREVISO NEL QUARTIERE LA VITTORIA
GLORIA – MONUMENTO AI CADUTI
COSA VEDERE A TREVISO NEL QUARTIERE IL BORGO
PORTA DEI SANTI QUARANTA
DINTORNI
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